Rifiuti. Fit Cisl: “Previsti tagli in Provincia di Trapani”

redazione

Rifiuti. Fit Cisl: “Previsti tagli in Provincia di Trapani”

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venerdì 31 Marzo 2017 - 15:06

Rifiuti. Fit Cisl: “Previsti tagli in Provincia di Trapani”. “I piani di intervento presentati da alcuni comuni della provincia di Trapani e approvati dalla Srr Trapani Nord, non tengono conto della salvaguardia dei posti di lavoro e tanto meno del mantenimento dei servizi, prevedono tagli di risorse che porteranno ad avere 45 posti in meno solo ad Alcamo, 10 a Custonaci, 8 a Paceco e altri 10 a Calatafimi”.

A lanciare così l’allarme è Rosanna Grimaudo, Responsabile del presidio Fit Cisl Trapani, che ieri ha partecipato all’incontro fra i sindacati e il sindaco del comune di Alcamo, sui piani di intervento della gestione della raccolta rifiuti per la Srr Trapani Nord stilati dai comuni pronti ad indire le gare. “Non ci risulta il via libera della Regione sul piano di ambito della Srr e nonostante ciò i comuni sono pronti a indire le gare; inoltre è stato evitato il confronto con i sindacati e non è stato nemmeno preso in considerazione il principio fondamentale del mantenimento dei posti di lavoro insieme al mantenimento dei servizi per i quali sono essenziali questi operatori”.  A rischiare il posto sono dunque parte dei lavoratori della Energetika Ambiente e della Agesp, che si occupano dei servizi di raccolta in alcuni comuni della provincia di Trapani.

“Solo ad Alcamo c’è un taglio di risorse per un milione 400 mila euro, ci sembra assurdo che si proceda così senza tenere conto dei diritti dei lavoratori che da anni prestano servizio. Abbiamo chiesto insieme agli altri sindacati subito un incontro urgente in Prefettura, al Dipartimento Acqua e Rifiuti e alla Srr Trapani Nord, per capire come mai le parti sociali non sono state interpellate e il perché di tagli così cospicui che ridurranno al minimo i servizi di pulizie nelle città. Siamo seriamente preoccupati, le istituzioni intervengano subito, metteremo in moto tutte le azioni sindacali a tutela dei lavoratori anche impugnando i bandi di gara che non rispetteranno le norme sul passaggio di gestione”.

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