16.30: La Polizia Municipale di Marsala ha recuperato la Bandiera italiana trafugata domenica scorsa dal Monumento ai Mille. Dopo “indagini lampo” che hanno portato alla individuazione dell’autore del furto – il marsalese D.N. – il Tricolore è stato ora sottoposto a sequestro. La bandiera è stata trovata in condizioni integre nell’ambito di una perquisizione domiciliare condotta a casa dell’uomo. L’autore del furto – 46 anni, disoccupato – ha escluso motivazioni specifiche alla base del suo gesto, assimilandolo a una “ragazzata”. A dissequestro avvenuto, il Comando della Polizia Municipale provvederà a consegnare la bandiera al sindaco Alberto Di Girolamo. Dopo di che il vessillo sarà verosimilmente issato sul Monumento ai Mille.

Si avvia a conclusione il “giallo” del tricolore rubato al Monumento ai Mille di Marsala. E’ stato infatti identificato dalla Polizia Municipale e denunciato alla Procura della Repubblica il presunto autore del furto: si tratta di un 46enne lilybetano, D.N., residente in centro. L’uomo è stato riconosciuto grazie alla visualizzazione dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza installate in zona e a un’indagine approfondita sui documenti di identità rilasciati dall’ufficio anagrafe del Comune. Verosimilmente l’uomo dovrà rispondere di furto aggravato e vilipendio, reati che prevedono anche la reclusione. Di fatto l’autore della “bravata” rischia da 2 a 6 anni di carcere. A fronte del limitato valore economico dell’oggetto (non più di qualche decina di euro), va considerato il suo alto valore simbolico, tenuto conto che il tricolore è riconosciuto “bandiera della Repubblica” dall’articolo 12, a sua volta inserito tra i Principi Fondamentali della Costituzione. Il corpo di Polizia Municipale, guidato dalla comandante Michela Cupini, si è avvalso del supporto del Norm della Compagnia dei Carabinieri di Marsala per completare le indagini, partite dopo la segnalazione del trafugamento della bandiera, avvenuto domenica mattina. Restano al momento ignote le motivazioni che hanno condotto l’uomo ad appropriarsi indebitamente del vessillo, issato lo scorso 11 maggio su iniziativa dell’amministrazione comunale nell’ambito delle celebrazioni dello Sbarco dei Mille.