Ryanair

Gaspare De Blasi

Marsala

Ryanair

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mercoledì 20 Settembre 2017 - 06:29

Ci siamo tanto occupati in questi anni dell’aeroporto di Birgi. A proposito del nome, ci scuseranno gli amici trapanesi, ma noi e crediamo anche voi, siamo abituati a chiamare “Birgi” lo scalo aeroportuale che la città di Marsala “divide” con la città di Trapani. Dall’arrivo dalla compagnia irlandese Ryanair al Vincenzo Florio sono aumentati in maniera esponenziale i voli da e per… Certo è stata fatta una politica ad hoc che ha portato dalle nostre parti milioni di presenze di turisti in più in questi anni. E’ inutile dire che ne ha beneficiato l’economia del territorio. L’aumento esponenziale di Bed & Breakfast e di luoghi di ristoro, testimoniano come i voli che ci collegano con quasi tutta l’Europa, siano serviti. A questa premessa aggiungiamo che se la compagnia ha fatto la sua parte con voli a basso (e talvolta a bassissimo) costo, noi non siamo rimasti con le mani in tasca. Seppur in modo indiretto, tramite le amministrazioni comunali, abbiamo “foraggiato” le casse della compagnia aerea. Si tratta del famoso accordo di co-marketing, del quale vi abbiamo tanto raccontato in questi anni. Non ci siamo particolarmente infastiditi sopportando, per esempio, quando la compagnia ha introdotto il criterio della misura dei bagagli da portare a bordo. Abbiamo assistito a gente che dovuto abbandonare parte del loro bagaglio a seguito per rientrare nel peso stabilito. Ci è dispiaciuto leggere e-mail di protesta di chi non si è potuto imbarcare perché ha esibito come documento la patente di guida e si è sentito rispondere che sono accettati come documento di riconoscimento oltre al passaporto, le carte d’identità rilasciati dai comuni. Sono le norme pazienza, ci stiamo lentamente abituando. Poi all’improvviso arriva una notizia che se non fosse vera ci sarebbe da ridere. Nel giro di un mese o poco più la Ryanair annullerà circa 2.000 (con tre zeri avete letto bene) voli. Sembra che la decisione si sia resa necessaria per permettere al personale di andare in ferie. “Si tratta di soltanto il 2% dei voli in programma in un anno, e comunque forniremo destinazioni alternative e possibilità di rimborso”. Ora a porte che se volete andare in un aeroporto non cercate certo alternative, vi serve lo scalo di Trapani (dove sono preannunciate decine di cancellazioni di voli). Se arrivate a destinazione e poi avete il viaggio di ritorno che vi è stato cancellato, rimanete lì e vi saltano tutti i programmi familiari e/o di lavoro che avevate. Tutto perché la compagnia irlandese ha scoperto che i lavoratori hanno diritto alle ferie? Per una volta tanto svestiamo la veste di creduloni e come tanti altri che hanno commentato la notizia, ci sia consentito di affermare: chissà cosa c’è sotto.

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