Vuole gestire i confini

Gaspare De Blasi

Marsala

Vuole gestire i confini

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giovedì 17 Maggio 2018 - 06:49

Sembra e ripetiamo sembra perché non ci abbiamo capito molto, che nel contratto che stanno approntando M5S e Lega che si preparano a governare il Paese (forse) sulla vicenda migranti abbiano raggiunto un accordo. Ora chi ci conosce sa che noi i migranti li accoglieremmo tutti. Ma non siamo presenti nel cosiddetto tavolo dove avremmo agito soltanto spinti da una qualche forma di solidarietà umana. Altra cosa è fare le leggi ed attuarle, cooperare con gli altri Paesi dell’Europa dove il flusso dei migranti (almeno la maggior parte di esso) sarebbe diretto, se solo potesse. In queste nostre note ci siamo occupati spesso di sbarchi e di scafisti, aguzzini quest’ultimi che approfittano del bisogno della gente. Poi ci sono loro, quelle facce da sopravvissuti che per affrontare un viaggio fatto di pericoli e botte, dovevano stare davvero male nei paesi di provenienza. Ma basta con la sociologia spicciola. Lo ripetiamo di nuovo, anche a costo di attirarci l’antipatia di tanti benpensanti: “noi i migranti li accoglieremmo tutti”. E passi se tra i tanti disperati ci si possa infiltrare qualche delinquente. Parliamoci chiaro: quanti farabutti con lo stesso colore della nostra pelle e che parlano la nostra stessa lingua, ci sono in giro? Che facciamo li ributtiamo in mare? (scusateci ma noi qualcuno…). I futuri governati si ispirino ad un principio se vogliamo semplice e populista: applichiamo le leggi e se ci sono colpevoli li mandino…in galera. Invece, per la serie “hai visto quanto conta l’Italia in Europa?”, non solo gli organismi ufficiali, ma anche i singoli Paesi ci abbandonano (sia l’Italia che naturalmente i migranti, che già sono abbandonati per i fatti loro). E Di Maio e Salvini che fanno? Danno la colpa all’Europa e affermano (tra le righe, altrimenti sai le risate…) che forse è meglio che ce ne usciamo fuori. Qualche mese fa, un signore che era ministro nella vicina Austria aveva deciso di mettere in campo l’esercito contro i migranti. Dato che secondo questa testa pensante d’Oltralpe il flusso migratorio arrivava dall’Italia, era intenzionato a schierare i blindati sul Brennero. “Temiamo un’invasione”, aveva detto il ministro delle difesa austriaco con un nome così pieno di consonanti che facciamo fatica a scrivere. La Lega e i pentastellati ci facciano sapere subito se sono su queste posizioni. A Salvini e Di Maio vorremmo ricordare che una volta per gli austriaci eravamo noi la terra che l’allora Impero Asburgico aveva invaso. In Lombardia come in Ungheria erano contenti di essere governati dall’imperatore che viveva a Vienna? Non erano invasori? E la prima guerra mondiale non ha insegnato nulla? Quei luoghi dove il governo austriaco voleva (da un po’ di tempo da Vienna non giungono più notizie in tal senso) dispiegare le forze armate contro la povera gente che arriva dell’Africa, non sono gli stessi delle trincee dove morirono molti italiani ma anche tantissimi austriaci, proprio mentre il nostro Re e anche il loro Imperatore si dedicavano alla caccia? Non è servito a niente tutto questo? Evidentemente no. Tanto è vero, che proprio in Austria è nato Hitler. Naturalmente gli austriaci con il pazzo assassino non c’entrano nulla. Allora cerchino (e l’Italia e l’Europa con loro) di trovare soluzioni lontano dai cannoni. Questa povera gente non vuole arrivare a Vienna, né a Roma e neppure a Parigi ed occuparle. Vuole vivere o magari soltanto sopravvivere. Noi li accoglieremmo tutti. E intanto Salvini chiede la poltrona del Viminale: “per gestire i confini”. Mah!

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