Santangelo (M5S) a Marsala, visita ispettiva al “Paolo Borsellino”. Antonio Angileri: “Sotto organico e lunghi iter”. Tappa anche ai centri di accoglienza immigrati

redazione

Santangelo (M5S) a Marsala, visita ispettiva al “Paolo Borsellino”. Antonio Angileri: “Sotto organico e lunghi iter”. Tappa anche ai centri di accoglienza immigrati

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venerdì 04 Settembre 2015 - 10:01

Dopo aver fatto un sopralluogo improvvisato all’ospedale “Paolo Borsellino” – per verificarne le criticità – il senatore del Movimento 5 Stelle, Maurizio Santangelo, continua l’attività ispettiva sul territorio marsalese. Oggi le visite si rivolgeranno ad alcuni centri per l’accoglienza degli immigrati in linea con l’attività parlamentare che da più di un anno vede impegnato l’esponente pentastellato a far luce sul fenomeno migratorio in provincia di Trapani, che rappresenta in senso al Senato della Repubblica. “Sabato scorso, infatti, sono stato, con il portavoce in Europa Ignazio Corrao, al Cie di Milo che, in seguito all’ingente numero di sbarchi, sarà trasformato in un centro di primissima accoglienza per poi smistare gli immigrati nei centri italiani – ha fatto sapere l’onorevole -. Da qui la necessità di essere presente a Marsala dove vi è un consistente numero di strutture destinate all’accoglienza degli immigrati onde verificare il numero di presenze, le condizioni igienico- sanitarie ed abitative”. Tornando sull’argomento nosocomio di Marsala, abbiamo sentito l’esponente 5 Stelle Antonio Angileri, ex candidato a sindaco nelle precedenti elezioni comunali.

Antonio Angileri

Antonio Angileri (M5S)

Diverse sono le problematiche emerse nel corso del sopralluogo al “Borsellino”. “Oltre al malcontento della popolazione, abbiamo raccolto quello del personale infermieristico e medico che stanno soffrendo per il “sotto organico”, si sentono sfruttati e impediti a svolgere il loro lavoro adeguatamente – ci ha detto Angileri -. A questo si uniscono i problemi legali perchè ci sono leggi che impediscono all’ospedale di Marsala di sviluppare alcuni reparti”. Per quanto concerne l’assunzione di nuovi medici, l’iter invece, è molto lungo. “Sono stati licenziati dei medici che non sono stati rimpiazzati. I concorsi per l’assunzione ancora non sono stati fatti e chissà quanto tempo passerà ancora e non ci risulta che al Pronto Soccorso sia arrivato il secondo medico così come avevano detto dall’Azienda Sanitaria provinciale”. Quello che inquieta non poco è la situazione di alcune strumentazioni. L’esempio più lampante è quello della Tac. “Una parte dell’impianto ha la verniciatura saltata – ci ha detto l’esponente 5 Stelle – e quando scatta la foto succede che questa presenta delle macchie che rendono di difficile lettura il referto. Sul fronte delle sale operatorie invece, da poco sono state riaperte e per l’ennesima volta visto che è saltata nuovamente la pavimentazione. I vertici dell’Asp avrebbero dovuto intentare un’azione civile con la ditta che ha effettuato questi lavori”.

Tappa successiva è stata la visita ad alcuni centri di accoglienza del territorio. Altra questione molto sentita per il territorio ma anche molto complessa. Non tutte le strutture sono state visitate anche per questione di tempo, visto l’incontro che si tenuto a Palazzo Municipale tra i vertici nazionali e locali del Movimento 5 Stelle ed il sindaco Alberto Di Girolamo con cui sono stati affrontati diversi temi, nel segno perchè no, della collaborazione. Primo step al Borgo della Pace nella Riserva dello Stagnone, dove il gruppo pentastellato ha chiesto l’elenco dei soci che però non è stato fornito dai dipendenti della struttura. Ad oggi, come ci hanno fatto sapere, non si conosce bene a chi il Centro appartenga di fatto. “Qui abbiamo riscontrato un sovraffollamento e condizioni igieniche non troppo rispettate. Ma senza reali regolamenti in materia, d’altronde le strutture fanno quello che vogliono – ci racconta ancora Antonio Angileri, presente ai sopralluoghi -. Alla Casa di Riposo “Giovanni XXIII” invece, ci sono ancora problemi legati al ripianamento dei debiti e prossimamente il deficit dell’Ipab potrebbe toccare cifre molto più elevate. I dipendenti spesso non percepiscono tutto lo stipendio e sempre meno famiglie sono disposte a ricoverare gli anziani nella struttura di via De Gasperi per farli convivere con i migranti. Anche qui abbiamo riscontrato poca pulizia e i ragazzi accolti lamentano la scarsa fornitura di acqua che però, secondo i responsabili della struttura, non sussiste”.

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