Savona sostenuto da Giachetti e Faraone crede nel superamento del quorum e apre alle altre forze politiche

Audrey Vitale

Savona sostenuto da Giachetti e Faraone crede nel superamento del quorum e apre alle altre forze politiche

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lunedì 19 Giugno 2017 - 20:09

Un ultimo sprint, cinque giorni di intensa campagna elettorale per l’unico candidato alla poltrona di Sindaco di Trapani Piero Savona, che sta tentando il tutto e per tutto per convincere gli elettori trapanesi ad andare a votare, scongiurando così il commissariamento della città. Il prossimo 25 giugno, per superare i due quorum dovranno essere infatti almeno 30.012 gli elettori a recarsi alle urne e ben 15006 i votanti per Savona, solo in questo modo il candidato del Pd potrà governare la città. Oggi a sostenere Savona sono arrivati il vicepresidente della Camera dei deputati Roberto Giachetti e il sottosegretario al Ministero della Salute Davide Faraone.

Sin dall’inizio abbiamo detto che non intendevamo affrontare la gestione della città come qualcosa a nostro esclusivo uso e consumo – ha detto Piero Savona In questo momento così difficile abbiamo fatto un appello a tutte le forze politiche, Trapani non può fare un ballottaggio fra un candidato e un Commissario, non è nell’interesse della città. Avere un Commissario oggi sarebbe devastante. Un burocrate a governare Trapani per un anno non riuscirà ad affrontare tutte queste difficoltà, ci saranno tagli dei servizi, problematiche ad esempio rispetto al contratto di co-marketing, mancata partecipazione a bandi europei… chi ha causato questi presupposti (si riferisce a Fazio, ndr) non credo che abbia tenuto minimamente conto dell’interesse della città e non credo che voglia il bene di questa come più volte ha dichiarato. Noi vogliamo invece dare alla città un’amministrazione che sia riferimento di tutto. Infatti per questo abbiamo fatto, insieme agli altri rappresentanti delle liste che ci sostengono un appello a tutte le forze politiche cittadine per raggiungere la quota del 50% . E questa cosa non ci deve fare paura, sono convinto che se c’è una reazione forte come quella che sta avvenendo, con tutte le iniziative e le manifestazioni che sono nate in modo anche spontaneo, potremo raggiungere questo obiettivo. Abbiamo ritenuto corretto ascoltare e confrontarci anche con i programmi degli altri candidati sindaci, recependo anche alcuni punti programmatici dalle altre coalizioni, da integrare al nostro programma. Nell’integrazione al programma che abbiamo presentato ci sono anche punti del programma di Forza Italia fra cui la fondazione Drepanum, che potrebbe essere un ottimo strumento per il reperimento fondi, oppure il Piano regolatore del porto, che potrebbe completare quanto da noi già stilato. Così come ci sono state alcune proposte nel programma della lista di “A Misura d’Uomo” che ha posto particolare attenzione alla trasparenza e alla qualità del servizio delle Partecipate, oppure su alcune iniziative nei servizi sociali. Nel programma del Movimento 5 Stelle ci è sembrata interessante la proposta sulla programmazione europea, molto attenta e significativa. Non vorrei che qualcuno pensasse che vogliamo copiare il programma degli altri, è piuttosto una integrazione di un programma già solido e costruito come il nostro proprio per ascoltare tutti ed essere inclusivi”.

“In questa intensa settimana di lavoro occorre una vera spinta, una vera mobilitazione di questa città – ha affermato il sottosegretario al Ministero della Salute Davide FaraonePiero ha deciso parecchi mesi fa di candidarsi a sindaco di trapani, e rispetto a quella decisione ha fatto un percorso politico di coinvolgimento, di partecipazione, a fronte di questa scelta di Piero – di mettersi in campo e farsi giudicare per parecchio tempo – ci sono stati due candidati che hanno deciso di candidarsi non per Trapani, ma per impedire ad altri di diventare Sindaco. Ora l’unico che si è candidato per Trapani, dal primo giorno è Piero Savona, e noi questo lo dobbiamo fare emergere. A noi serve un miracolo, perché la Sicilia è una delle regioni a più alto tasso di astensionismo e non ci saranno i consiglieri comunali a correre per questa sfida. Ma non dobbiamo minimamente rassegnarci, e partire da un principio: dopo il commissariamento di Castelvetrano la provincia di Trapani non può essere un luogo dove 2 grandi comuni con oltre 100 mila abitanti vengono commissariati, non possiamo dare l’immagine di questa provincia e della Sicilia dove non c’è una classe dirigente perché qualcuno ha impedito alle persone perbene di amministrare questa città.  Se 30 mila persone andranno a votare il segnale di cambiamento sarà molto più forte rispetto a una vittoria ordinaria. La sfida è difficile ma è anche molto più appassionante. Stiamo destinando alla Sicilia miliardi di investimenti che hanno bisogno di una testa politica, per troppi anni abbiamo vissuto con classi dirigenti disattente, avere un Sindaco in una città che governi, in relazione con il Governo Nazionale e Regionale questo flusso di risorse, è indispensabile per tutti i cittadini trapanesi al di là del colore politico“.

“Sono venuto per appoggiare Piero – ha detto il vicepresidente della Camera dei deputati Roberto Giachetti perché penso che quando noi siamo in grado di mettere in campo una classe dirigente con delle persone per bene e che hanno idee chiare su ciò che bisogna fare, noi abbiamo una  fortuna che non dobbiamo perdere. Sono qui perché penso che Savona possa fare un grande lavoro per Trapani.  Io penso che grazie al lavoro che possiamo fare questa settimana, spiegando a tutti quanto sia importante che Trapani abbia un sindaco, possiamo davvero cambiare ogni pronostico, molto dipende da noi. Il sindaco è investito dalla responsabilità di rappresentare una intera comunità, un punto di riferimento per tutti i cittadini oltre ogni colore politico. Un commissario, un burocrate, che non ha addosso il peso della responsabilità di essere stato scelto, eletto, ha come problema principale di chiudere dal punto di vista contabile un bilancio. Con quale cura, quale attenzione e quale conoscenza potrà governare la città? Davvero penso che sia interesse di tutti i cittadini di Trapani garantire che questa città possa avere una guida. Apprezzo che Savona alla luce del sole si sia impegnato ad inglobare alcuni punti programmatici delle altre coalizioni anche per coinvolgere i cittadini che non lo hanno votato.  E’ forse l’espressione più nobile della politica. Mi appello a voi affinché vi impegnate nella mobilitazione totale, questo è un traguardo assolutamente raggiungibile, i cittadini di Trapani hanno anch’essi la responsabilità di un bene superiore, che non quello è una scelta politica ma è quello di un principio di dignità per una città: avere un Sindaco che la amministri. poi magari per criticarlo e per attaccarlo, ma la dignità di avere un sindaco che la amministri”. 

Sulle notizie di un possibile mancato insediamento anche del consiglio comunale in caso di commissariamento,  Savona specifica che la commissione elettorale e il segretario generale sta studiando il caso  “stanno valutando, anche in contatto con la Regione, la possibilità che non potendosi insediare il sindaco non ci sarà nemmeno l’insediamento del consiglio comunale. Ma c’è molta confusione ancora, siamo un caso unico al mondo. Dal comune mi hanno detto che si potrebbero anche mettere in discussione le liste del candidato che si è ritirato (Fazio, ndr), ma ancora non c’è nulla di confermato”.  Sicuri sul tema invece sembrano essere i consiglieri comunali eletti di Forza Italia Giuseppe Guaiana e Gaspare Gianformaggio, che tramite una nota hanno dichiarato: “Il Consiglio comunale si insedierà comunque perché lo dice la legge, non noi. L’art.9 C.9 della legge elettorale del 1992 (mai modificato) fa riferimento alla figura del commissario che assumerebbe le funzioni soltanto di sindaco e giunta. Lo scempio della Città di Trapani di Fazio è amplificato da Savona. Fazio diceva di amare Trapani e abbiamo visto che non era vero. Savona dice di amare anche lui Trapani? Non ci pare. Se ama la Città si ritiri da un ballottaggio farsa e faccia risparmiare i costi di un inutile ballottaggio alla nostra già martoriata Città. Non vorremmo che Trapani morisse per troppo amore”.

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