Servizi sociali, j'accuse di Nuccio: “Resistono sacche di ambiguità”

Vincenzo Figlioli

Servizi sociali, j'accuse di Nuccio: “Resistono sacche di ambiguità”

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sabato 12 Novembre 2016 - 07:30

Il fronte delle politiche sociali è spesso al centro del dibattito politico a Marsala. Nella maggior parte dei casi, l’attenzione è legittimamente concentrata sui fondi che le amministrazioni stanziano per le strutture o i servizi legati al disagio sociale. Recentemente, il consigliere comunale di Cambiamo Marsala Daniele Nuccio è stato protagonista di un’azione ispettiva con l’obiettivo di comprendere più in profondità alcuni aspetti che caratterizzano il funzionamento di questo settore.
Come si presenta il panorama delle politiche sociali a Marsala?
Considerando che quando ci siamo candidati abbiamo promesso all’elettorato l’ottimizzazione della macchina amministrativa e che a onor del vero tanto è stato fatto in questo anno, sul fronte delle politiche sociali, a mio avviso, permangano tante sacche di ambiguità. In particolare, nell’attività ispettiva che ho condotto in queste settimane mi hanno colpito due aspetti. Cominciamo con il primo: ho ragione di credere che ci siano enormi conflitti di interesse. Mi risulta che diversi funzionari, dai vertici agli amministrativi più piccoli, abbiano parenti in servizio presso le cooperative sociali che ricevono ingenti contributi dalla pubblica amministrazione. La qual cosa non sarebbe illecita, sia chiaro. Va detto anche, però, che seguendo il codice anticorruzione i funzionari pubblici dovrebbero dichiarare questo potenziale conflitto di interessi. Non mi risulta che nessuno lo abbia mai fatto. In questo senso ho presentato una richiesta di accesso agli atti e sono convinto che la segreteria generale del Comune accerterà quanto da me affermato.
Il secondo aspetto?
L’altra anomalia che rilevo riguarda il Gruppo Piano, entità al servizio del distretto socio-sanitario e formato da personale dell’Asp e dei Comuni di Marsala e Petrosino. Mi chiedo come sia possibile che tra i nostri collaboratori vi sia un signore di 86 anni, Francesco Russo, che ha percepito dei compensi anche se era stato detto che la sua collaborazione era a titolo gratuito.
Come si spiega?
Il dottor Russo è una persona molto competente in materia di contabilità. In passato, da quanto mi risulta, ha ricoperto importanti ruoli all’interno dell’ufficio ragioneria di Marsala. Non riesco a capire come fa a percepire somme un consulente gratuito. Siamo di fronte a un meccanismo che è retaggio di un passato che non riusciamo a scrollarci di dosso.
A proposito di passato: tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del decennio successivo c’era una sorta di “golden share” da parte di Norino Fratello sul mondo della cooperazione a Marsala. Qualcuno sostiene che l’influenza dell’ex deputato regionale alcamese non si sia esaurita…
Ho motivo di credere che quest’influenza ci sia ancora. Il Comune di Marsala non è immune da infiltrazioni. Per chi come noi ha professato il primato della legalità, temi come questo sono oggi un banco di prova per cambiare lo stato di cose presenti. Se riusciremo, ne usciranno premiate le associazioni e le cooperative che vivono davvero il proprio lavoro al servizio degli ultimi, siano questi tossicodipendenti, ragazze madri, immigrati o minori non accompagnati, tirando fuori quelli che invece hanno trasformato le esigenze umanitarie in business.
Cosa dovrebbe fare a questo punto l’amministrazione comunale?
Dovrebbe immediatamente trovare figure e competenze che possano sopperire alle difficoltà che ci sono in un settore così delicato e in cui oggi passano i maggiori flussi di denaro, un po’ come accadeva negli anni ’90 nei lavori pubblici. La storia ci insegna che laddove c’è denaro ci sono interessi. Mi aspetto dunque che l’amministrazione valorizzi quelle figure che per fortuna ci sono e fanno il loro dovere quotidianamente con onestà, costanza e abnegazione. E’ a loro che va la mia gratitudine.
La rotazione dei funzionari va in questa direzione?
Assolutamente sì. Rivestire la stessa carica per troppo tempo significa mettere radici. La rotazione permette invece la costruzione di nuove professionalità ed è garanzia che potenziali occasioni di corruzione vengano prevenute.

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