Si è inaugurato il progetto “Giusti di Sicilia” al Seminario vescovile di Mazara del Vallo

Claudia Marchetti

Si è inaugurato il progetto “Giusti di Sicilia” al Seminario vescovile di Mazara del Vallo

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martedì 31 Marzo 2015 - 16:14

Si è inaugurato giovedì scorso, presso i locali del Seminario vescovile di Mazara del Vallo, il progetto “Giusti di Sicilia” a sostegno dei talenti e delle delizie siciliane, cofinanziato dalla Fondazione Vodafone Italia e dalla Fondazione Con il Sud, che mira a promuovere la legalità, la pratica della giustizia sociale, la responsabilità, attraverso le peculiarità tipiche e le risorse umane, soprattutto dei giovani,  del territorio siciliano. Al momento inaugurale del progetto è intervenuto il Vescovo della Diocesi, Mons. Domenico Mogavero,  il quale ha plaudito lo scopo dei “Giusti” di riconoscere e valorizzare le eccellenze, note e meno note,“a km zero”  cioè proprie del nostro territorio:  “abbiamo delle eccellenze in Sicilia  – ha detto –  che vanno conosciute e valorizzate. Noi vogliamo dedicarci a loro, far diventare le nostre fragilità punti di forza. Solo allora potremo contare veramente su un futuro unico e singolare”. Erano presenti  il dott. Leopoldo Falco, Prefetto di Trapani ed i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della Capitaneria di Porto di Trapani. Un grande sostegno al progetto è stato dato dalla Fondazione Vodafone Italia che è stata rappresentata dal Segretario Generale, Ida Linzalone, e dalla Fondazione Con il Sud rappresentata dal Direttore generale, Marco Imperiale. 

Ecco alcune dichiarazioni:

Mons. Domenico Mogavero: Abbiamo delle eccellenze in Sicilia che vanno conosciute e valorizzate, eccellenze che magari consideriamo meno. Se ci dedichiamo a fare diventare le nostre fragilità punti di forza, allora abbiamo veramente un futuro unico e singolare. Le eccellenze di oggi ci qualificano per quello che siamo: nel nostro territorio, nei nostri prodotti, nella nostra capacità di valorizzare fattori che sono qui, “a km zero” e che sono paradossalmente facili da raggiungere e più utili da valorizzare.

Dott. Leopoldo Falco: Questi sono progetti forti che consegnano messaggi forti.  La legalità deve essere vista come vista come uno stile di vita. E’ un’operazione importante, “a basso costo”, è una strategia perché non dobbiamo fare lo sforzo di cercare altrove le cose che valgono, ce le abbiamo a portata di mano, ce ne dobbiamo solo accorgere di averle.  Non dovrebbero incorrere nell’errore di sempre, che siano gli atri a farci capire le eccellenze di cui siamo portatori, ma dovremmo avere quella acutezza che ci faccia capire che c’è nella nostra terra quello che può darci un futuro di eccellenza e di qualità.

Don Francesco Fiorino: Il progetto serve a mettere in rilievo il talento di tante persone, imprese, giovani, musicisti, artisti, scrittori, case editrice e produttori  di generi alimentari prelibati che devono essere conosciuti. Noi dobbiamo apprezzare quello che abbiamo già nel territorio. Vogliamo creare uno spazio di aiuto alle imprese giovani, ai giovani che hanno idee belle e buone, e noi daremo spazio anche per esposizioni, per presentazioni, perché la Sicilia merita, ed i nostri giovani meritano di avere segni di speranza, di essere aiutati a vivere con dignità.

Dott.ssa Ida Linzalone: Noi siamo storicamente attratti da questo territorio. In questi anni abbiamo finanziato molte realtà e questa è particolarmente interessante perché vede il coinvolgimento di giovani attraverso attività imprenditoriali, un modo per garantire sostenibilità alle iniziative sociali e culturali, in questo caso sul tema della legalità, quindi garanzia di sostegno economico e nel futuro. La Fondazione Vodafone Italia supporta progetti di imprenditoria sociale strettamente legati alla sfera della legalità, che sono un ottimo connubio.  Con i “Giusti di Sicilia” del Centro socio-educativo si possono capire meglio chi sono coloro che hanno contribuito alla crescita culturale e civile di questa terra e creare un’occasione per fare reddito attraverso la creazione di questo “negozio” che venderà prodotti tipici e culturali. Bisogna trovare delle fonti per autosostenerci, questa è una soluzione per questo vostro territorio.

 Dott. Marco Imperiale: Questa iniziativa l’abbiamo sostenuta perché crediamo molto nella possibilità di realizzare sviluppo fondandolo sulla legalità. Dobbiamo assolutamente combattere l’idea che l’occupazione e la ricchezza arrivino soltanto laddove ci sono circuiti illegali, che con gli anni c’è il rischio che si incrementino. La nostra idea di sviluppo del Sud si basa sui processi della legalità, della condivisione, della partecipazione, sulla diffusione di tutti gli strumenti di conoscenza che arricchiscono il capitale sociale.

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