Si trasferisce a Roma la soluzione per l'aeroporto di Birgi

Gaspare De Blasi

Si trasferisce a Roma la soluzione per l'aeroporto di Birgi

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martedì 15 Novembre 2016 - 10:53

Oggi si insedia a Roma il tavolo tecnico sulla vicenda legata all’aeroporto di Trapani/Birgi. Da giorni ormai tutte le forze politiche e sociali del trapanese insistono per un intervento, anche governativo, che miri a scongiurare se non la chiusura, almeno un possibile declassamento dello scalo trapanese. “E’ un momento importante nel percorso che la Regione insieme allo Stato ed alle altre parti interessate stanno seguendo per salvaguardare e potenziare lo scalo di Birgi”. Lo dicono l’assessore regionale Baldo Gucciardi e la senatrice Pamela Orrù, entrambi esponenti trapanesi del Partito Democratico. “Da Roma infatti – affermano i due in una nota – il sottosegretario Davide Faraone ha dato comunicazione della riunione del tavolo tecnico voluto dal ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio. Adesso – aggiungono Gucciardi e Orrù – siamo ad una svolta per il potenziamento di un volano di sviluppo indispensabile per il nostro territorio, quale è l’aeroporto di Birgi”. Il tentativo è quello di scongiurare la diminuzione dei voli da parte della Ryanair, la compagnia che effettua il maggior numero di voli da e per Trapani. Nei giorni scorsi si sono succedute una serie di riunioni tra i sindaci della provincia, i dirigenti della compagnia irlandese e i rappresentanti della Airgest, la società che gestisce lo scalo. Al centro la questione relativa all’accordo di co-marketing che scadrà nei prossimi mesi. Si tratta di una specie di contributo economico che i comuni danno ad una società che li “gira” alla Ryanair, che in questo modo “rimane” con un numero importante di voli nello scalo di Birgi. La società irlandese si è dichiarata disponibile a firmare, anche subito, il rinnovo dell’accordo. Il problema emerso, che per la verità non è nuovo, è relativo alle sempre più asfittiche casse dei comuni, che hanno difficoltà a fare fronte agli impegni assunti. Naturalmente la polemica politica, che quasi sempre si trasferisce sugli argomenti più disparati, non poteva non toccare la struttura aeroportuale. “Nei giorni scorsi quando i sindaci si sono riuniti – ha detto il deputato regionale ormai ex Udc, Mimmo Turano – noi non siamo stati invitati”. Il riferimento del deputato alcamese è a tutta la deputazione trapanese presente all’Ars, anche se Mimmo Fazio deputato regionale di Trapani era presente alla riunione. “Il Collega Fazio ha fatto bene a presenziare, evidentemente ha saputo della riunione per vie non ufficiali. Il Governo della Regione con l’assessore Giovanni Pistorio alle Infrastrutture e Mobilità e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, farà la sua parte – ha detto ancora -. Abbiamo mantenuto la parola nel dare sostegno al trasporto aeroportuale, vero motore di sviluppo della Sicilia. La deputazione del trapanese sarà presente nell’assicurare il sostegno dovuto. Con le variazioni di bilancio istituiremo un meccanismo che darà sicurezza all’aeroporto di Trapani. Stiamo contribuendo a costruire un assetto normativo nuovo per consolidare e stabilizzare gli aeroporti minori. In questi giorni c’è stata qualche riunione che ha portato alla individuazione di un percorso da intraprendere per trovare la soluzione per Birgi”. Turano non anticipa di quale soluzione si parla. Tuttavia occorre ricordare che, dopo la soppressione delle province regionali e per quanto attiene al nostro territorio a quella di Trapani, la regione Sicilia è il maggiore azionista pubblico della società Airgest che gestisce i servizi a terra dello scalo trapanese.

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