Sparatoria nella periferia sud di Marsala, perde la vita il maresciallo Mirarchi

redazione

Sparatoria nella periferia sud di Marsala, perde la vita il maresciallo Mirarchi

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mercoledì 01 Giugno 2016 - 18:01

18.00: Non ce l’ha fatta il maresciallo Silvio Mirarchi, il vicecomandante della stazione dei carabinieri di Ciavolo, ferito ieri sera da un colpo d’arma da fuoco mentre era in servizio. Da Palermo giungono infatti conferme sul suo decesso. Il militare non è purtroppo riuscito a superare la complessa operazione a cui era stato sottoposto dal personale sanitario del Civico, dove era stato trasferito in elisoccorso stamattina. Cinquantatreenne, origini calabresi, Mirarchi era da alcuni anni in servizio a Marsala. Lascia due figli, una di 23 e l’altro di 18 anni.

Alla sua famiglia e all’Arma dei Carabinieri, le sentite condoglianze da parte della nostra testata.

Arrivano anche le condoglianze da parte dell’Amministrazione marsalese “Il dolore della famiglia per la scomparsa del maresciallo Silvio Mirarchi, è il dolore di una città che – oggi- affettuosamente abbraccia la moglie e i due figli di questo nostro concittadino servitore dello Stato. Una morte che addolora ciascuno di noi, ancor più profondamente perché avvenuta nell’atto di compiere il proprio dovere. Saremo eternamente grati al valoroso carabiniere Silvio Minarchi; così come riponiamo la massima fiducia nelle Forze dell’Ordine affinché al più presto vengano arrestati gli assassini. A nome dell’Amministrazione comunale e della Città di Marsala, esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia Mirarchi e solidarietà all’Arma dei Carabinieri”.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al comandante generale Tullio Del Sette un messaggio di cordoglio esprimendo la ferma condanna per “il brutale agguato, che priva l’Arma di un servitore dello Stato coraggioso ed esemplare”. Mattarella ha pregato il generale di far giungere alla famiglia della vittima sentimenti di solidarietà e di vicinanza, a nome dell’Italia intera e suoi personali.

Il premier Matteo Renzi ha chiamato, a quanto si apprende da fonti di governo, il comandante Del Sette per esprimere le condoglianze sue e del governo ai carabinieri e alla famiglia del maresciallo ucciso.
Con un tweet il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, dice: “Con profondo dolore ho appreso della morte del maresciallo capo Silvio Mirarchi. Vicina alla sua e alla grande famiglia dei Carabinieri”.

Il segretario comunale dell’UDC Giovanni Sinacori ha inviato un messaggio di vicinanza e cordoglio al Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Marsala: “I componenti dell’Assemblea UdC di Marsala, i Dirigenti, il Gruppo Consiliare, il Segretario comunale di Marsala, nell’apprendere la ferale notizia, esprimono il più  sentito cordoglio per la scomparsa del Maresciallo Silvio Mirarchi. Il vile attacco perpetrato a danno dei militari, in servizio per arginare fatti delinquenziali che, purtroppo, ha visto cadere il maresciallo Mirarchi, stroncando una giovane vita strappata all’affetto dei propri cari, ci lascia sgomenti ed attoniti. Siamo vicini a Lei ed a tutti i suoi Uomini nel momento del lutto che ha colpito l’intera comunità marsalese e la preghiamo di presentare le nostre più Vere e Sentite Condoglianze alla famiglia del maresciallo Mirarchi, caduto in servizio nell’espletamento del Suo dovere, per rendere più sicura e vivibile la città di Marsala.

Sono profondamente addolorata per la morte di Silvio Mirarchi – ha detto la parlamentare regionale PD Antonella MilazzoQuanto accaduto – continua – è il segno che la criminalità organizzata nel marsalese è in piena attività. È il momento di intensificare le misure di controllo che consentano di estirpare qualunque forma di strapotere criminale. Alla famiglia del maresciallo Mirarchi – conclude – va il mio personale cordoglio“.

Nella mia Marsala è stato ucciso barbaramente un servitore dello Stato, il maresciallo Silvio, cioè un uomo che ci difendeva tutti, che lavorava con costanza per la nostra libertà e per assicuraci protezione dalle mani criminali e sanguinarie – ha detto Don Francesco Fiorino, cappellano dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala –  Appresa della sua morte subito così ho pregato: “Dio fermi le mani dei violenti e di quelli che li coprono con vigliaccheria e omertà. Signore, Dio di giustizia e di misericordia, accogli nel Tuo Regno di luce infinita il nostro fratello Silvio così barbaramente ucciso. Sostieni e proteggi i suoi familiari”. Dopo la preghiera dobbiamo, a mio parere, subito agire per contrastare questi individui, senza coscienza e disumani,  che hanno colpito mortalmente il nostro caro Carabiniere. Mi appello a tutti, a cominciare dai marsalesi fino alle più alte Autorità dello Stato, per unirci attorno ai familiari del nostro fratello Silvio con concretezza e affetto e per intraprendere iniziative efficaci e costanti perché vengano fermati queste menti corrotte e distruttive. Uniamo le forze con coraggio e decisione. L’impegno per migliorare la nostra società non si può delegare a nessuno. Collaboriamo con la Magistratura e le Forze dell’ordine per affermare la legalità e la civile convivenza in ogni ambiente. Difendiamo insieme la dignità e l’unicità di ogni essere umano”.

16.30: Dal Civico di Palermo non trapelano purtroppo notizie incoraggianti sulle condizioni di Silvio Mirarchi, il vicecomandante della Stazione dei carabinieri di Ciavolo ferito ieri sera alla schiena durante un servizio di perlustrazione tra le contrade del versante sud di Marsala. Secondo le indiscrezioni provenienti dal capoluogo, il quadro clinico del militare avrebbe subito un ulteriore peggioramento.

13.30: Il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo ha espresso la sua vicinanza al carabiniere ferito e che si trova al Civico di Palermo, in gravi condizioni. “Ho contatto il comandante Carmine Gebiola per accertarmi sulle condizioni del militare. A lui e ai suoi familiari esprimo l’affetto e la vicinanza di tutta la popolazione marsalese. Stima che estendo anche a tutti i carabinieri della Compagnia di via Mazara e a quelli delle Stazioni ad essa collegate. Auspico che gli autori del gesto criminale vengano presto assicurati alla giustizia”. Anche il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Sturiano, a nome dell’Assise di Sala delle Lapidi, si è associato agli auguri di pronta guarigione per il militare ferito, lodando – al contempo – l’azione di contrasto al crimine delinquenziale e organizzato da parte della locale Compagnia dei Carabinieri. Solidarietà al militare è stata espressa anche dall’Associazione Antiracket “Paolo Borsellino”.

9.00: Si torna a sparare a Marsala. Anche stavolta, come in altre circostanze, si tratta di un episodio avvenuto al calar della sera (ieri, intorno alle 23), in una contrada del versante sud della città, precisamente a Scacciaiazzo. Secondo le prime ricostruzioni, nei pressi di un vivaio, ci sarebbe stata una diatriba tra malviventi che si volevano rubare l’un l’altro un quantitativo imprecisato di marijuana, trovata raccolta nelle vicinanze. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Ciavolo e uno di loro, il 53enne vicecomandante Silvio Mirarchi, in servizio anche se in abiti borghesi, è stato raggiunto alla schiena da un colpo d’arma da fuoco. Il militare è stato portato all’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala e sottoposto a un delicato intervento, durato cinque ore, che ha viste impegnate le equipe di due reparti del nosocomio lilibetano (chirurgia e chirurgia vascolare). Al termine dell’operazione, gli è stato asportato un rene, ma visto che la pallottola estratta gli aveva sfiorato l’aorta, si è deciso di trasportarlo in elisoccorso al Civico di Palermo, dove è attualmente ricoverato in prognosi riservata. In corso le indagini dei carabinieri di Marsala per chiarire ulteriormente la dinamica della vicenda.

Nei giorni scorsi, nell’area compresa tra la periferia sud di Marsala e l’inizio del territorio mazarese si erano verificati altri due inquietanti episodi su cui gli inquirenti continuano a indagare: il ritrovamento del cadavere di un uomo, verosimilmente vittima di un omicidio, e il ferimento di un altro, pare per fatti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.

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