Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza

redazione

Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza

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giovedì 31 Dicembre 2015 - 09:53

Chewbe, siamo a casa!”

La Forza si risveglia e con lei anche le mie letterine… Cercando di evitare qualunque spoiler vi narrerò della mia esperienza davanti a questa grande manovra commerciale e cinematografica.

Il ritorno della storica saga fantascientifica segna un punto di rottura tra i fan che sanno ancora meravigliarsi nonostante l’età e i nostalgici che, a mio parere, avrebbero storto il naso davanti a qualunque proposta.

Dopo aver fatto la mia bella maratona, questa volta dall’Episodio I all’Episodio VI, mi reco al cinema per farmi trascinare ancora nel mondo creato da George Lucas, anche se questa volta a tenere in mano le redini è J.J. Abrams che, nonostante il tam tam mediatico che ha preceduto l’uscita, ci riporta nelle giuste atmosfere in punta di piedi proprio come il “risveglio” del titolo ci aveva promesso. Il film è ben fatto, forse fin troppo fedele al capostipite Episodio IV, ma c’era un altro modo? Forse poteva stupirci nel finale, non ricalcando fino in fondo “Una nuova speranza”; ma J.J. non ha voluto rischiare… e come poteva vista la delusione della trilogia del 2000? Imbarcarsi nell’avventura Star Wars è addentrarsi in un terreno spinoso ed accidentato ed Abrams lo fa strutturando una storia che funziona e che ti tiene attento dall’inizio alla fine, strizza l’occhio ai fan storici citando e omaggiando luoghi e personaggi della loro infanzia; ma come ogni manovra che punta all’epocale qualcuno deve rimanerne deluso, tralasciando un particolare fondamentale: l’obiettivo non è far contenti i nostalgici ma regalare alla nuova generazione l’esperienza Star Wars, e direi che l’obiettivo è stato raggiunto!

Mi sono confrontata con diversi fans a cui è piaciuto e con nostalgici che hanno protestato a suon di “ci sono voragini nella sceneggiatura”, ma quando avevate 10 anni, guardavate le “voragini di sceneggiatura” o vi facevate trascinare in mondo nuovo dove ogni voragine era una possibilità?

Ecco, è questo che è cambiato, siamo al primo episodio di una nuova trilogia, le voragini non sono voragini ma sono possibilità che verranno sviluppate, la sceneggiatura critichiamola dopo il terzo episodio, ok?

Detto questo io sono fiduciosa, apprezzo i nuovi personaggi e la scelta di unA Jedi mi esalta, il nuovo cattivo tanto criticato mi ha colpito proprio per gli aspetti che gli vengono criticati: è umano, è giovane, è un emule, è all’inizio… ha due episodi per diventare un cattivo vero e temibile; io gli do fiducia!

Ho trovato debole solo Finn rispetto agli altri personaggi, forse anche perché è protagonista dell’unica scena che mi ha fatto storcere il naso: le armi Jedi le padroneggiano solo i Jedi!

Sono riuscita a farmi sorprendere, le vecchie glorie mi hanno commossa e sono felice che non sia stato dato loro il monopolio della storia, BB8 è un simpatico droide al passo con i tempi… scende anche le scale!

Ma c’è una cosa per cui ringrazio il buon J.J., ha riportato l’ironia nel mondo Star Wars, l’ironia che latitava nella seconda trilogia e di cui sentivo la mancanza.

Daniela Casano

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