Stefano Pellegrino tenta il ritorno all’Ars nelle fila di Forza Italia

Gaspare De Blasi

Stefano Pellegrino tenta il ritorno all’Ars nelle fila di Forza Italia

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giovedì 21 Settembre 2017 - 06:17

Stefano Pellegrino, avvocato marsalese da alcuni mesi occupa il seggio all’Ars lasciato “libero” da Mimmo Fazio incappato nella note vicende giudiziarie. Tra qualche giorno si presenteranno le liste per il rinnovo dell’assemblea regionale Siciliana e il legale marsalese che aveva aderito al gruppo misto al momento del suo insediamento, ora ha deciso di ritentare la scalata all’Ars nella lista di Forza Italia.

Onorevole come ha maturato questa scelta?

Oggi la storia della politica ci ha indirizzato verso quelle che definisco le ideologie dell’archeologia. I partiti e gli schieramenti sono cambiati e le divisioni e le appartenenze, come abbiamo imparato a conoscerle nel secolo scorso, oggi non hanno più motivo di esistere”.

Tuttavia lei proviene ad una storia di tipo riformista vicina alle idee socialiste.

E rimango fedele a quell’impostazione. Dentro Forza Italia vi è una grande radice riformista. Io mi ispiro a quella”.

Sosterrà come la volta passata il candidato Nello Musumeci alla presidenza della Regione.

Sono sicuro che se avesse vinto oggi la situazione della nostra Isola sarebbe diversa. Mi batterò perché il nostro candidato approdi a Palazzo D’Orleans. Crocetta ha illuso i siciliani con promesse non mantenute e impegni presi e non rispettati. E’ stato un fallimento

A proposito del presidente in carica, da deputato regionale come sta seguendo la polemica che accompagna le nomine che sta facendo con relative promozioni e spostamenti di funzionari e dirigenti?

Sicuramente siamo in piena legalità. Ma la politica è anche etica. Eticamente è corretto fare questo a poche settimane dal voto? Tutto ha un sapore elettoralistico. Per raccattare qualche consenso in più si nominano amici in posti di dirigenza. I siciliani sono certo che capiranno”.

La lista dove lei sarà candidato si va delineando. Sembra che saranno candidati deputati uscenti come Giovanni Lo Sciuto ed ex componenti dell’Ars come Toni Scilla.

Una lista forte è certamente meglio di una lista elettoralmente debole. Non scopro io l’acqua calda. Avversari di valore spronano a scendere in campo con rinnovato impegno. Poi non dimentichiamo che io sarò espressione di una città che negli ultimi tempi ha espresso poco o nulla in tema di deputazione sia nazionale che regionale. I marsalesi vorranno essere rappresentati e la mia candidatura mette a loro disposizione una possibile scelta vincente”.

Di cosa ha bisogno Marsala e di cosa si occuperà se dovesse ritornare a Palazzo

Certamente di trasporti. Il nuovo porto, in sintonia tra progetto pubblico e privato, deve decollare al più presto. Conosco bene anche le dinamiche che regolano la direzione da fare prendere all’aeroporto. Sono stato tre anni nel cda dell’Airgest a titolo puramente gratuito. Non si tratta di trattenere o meno la Ryainar ma i voli, da qualsiasi compagnia vengano effettuati, debbono rimanere e se è possibile essere aumentati. Incrementano il turismo, materia che conosco avendo anche presieduto la società che gestiva la funivia di Erice. Ecco quello che posso dire è che quando si tratta di difendere le peculiarità del loro territorio i deputati fanno quadrato, accantonando le logiche di appartenenza per privilegiarne gli interessi. Come è accaduto per esempio per il Parco dei Nebrodi e i deputati espressione di quelle zone. Nella nostra provincia prevalgono invece interessi di parte che contrastano spesso con le aspettative dei cittadini di questa provincia”.

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