Strage Cottarelli: la Cassazione annulla la condanna dei cugini Marino

Vincenzo Figlioli

Strage Cottarelli: la Cassazione annulla la condanna dei cugini Marino

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mercoledì 01 Ottobre 2014 - 12:09

Nuovo colpo di scena nella strage Cottarelli. La Corte di Cassazione ha infatti annullato la condanna all’ergastolo confermata in appello per i cugini trapanesi Vito e Salvatore Marino, ritenuti responsabili degli omicidi dell’imprenditore immobilaire Angelo Cottarelli, della compagna di origine polacca Marzenne Topor e di Luca, il figlio diciassettenne.

Il 28 agosto del 2006, i tre cadaveri furono ritrovati all’interno della villetta di famiglia, nel quartiere bresciano di Urago Mella. Secondo le indagini, all’origine della strage vi fu il rifiuto di Cottarelli di continuare a emettere fatture false per consentire ad alcune cantine di usufruire dei fondi della 488. A far convergere i sospetti su Vito e Salvatore Marino (imprenditori vinicoli, rispettivamente figlio e nipote del capomafia di Paceco Mommo ‘u Nano) furono le intercettazioni telefoniche di alcune conversazioni tra gli stessi e l’imprenditore bresciano e le tracce di polvere da sparo rinvenute sull’auto noleggiata a Milano dai due cugini, che erano anche stati accusati dal faccendiere milanese, Dino Grusovin, che disse di avere assistito alla strage. 

Molto contorto l’iter giudiziario di questa vicenda.Assolti in primo grado nel 2008, i due cugini nel 2010 erano stati condannati all’ergastolo dalla Corte d’assise d’appello di Brescia. La Cassazione nel 2011 aveva annullato la sentenza disponendo un appello bis, stavolta a Milano, al termine del quale i giudici si erano nuovamente pronunciati per il carcere a vita. Alla luce del nuovo pronunciamento della Cassazione, sarà necessario un nuovo processo, che si terrà presso la Corte d’Appello di Milano.

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