Strage di migranti nel Mediterraneo. Santangelo chiede una mappatura dei relitti inabissati

redazione

Strage di migranti nel Mediterraneo. Santangelo chiede una mappatura dei relitti inabissati

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giovedì 26 Maggio 2016 - 12:57

Far luce sulle complesse operazioni di recupero del peschereccio eritreo inabissatosi lo scorso 18 aprile 2015 a 200 miglia dalla costa di Lampedusa e chiedere una mappatura di tutti i relitti inabissati, questi i temi di un’interrogazione al Ministero della Difesa presentata dal senatore M5S Maurizio Santangelo.
“In queste ultime ore si susseguono gli sbarchi dei migranti lungo le nostre coste siciliane e non solo – ha detto Santangelo – Chi scappa da una guerra ha diritto all’asilo a prescindere dal fatto che si trovi già in Europa o ancora in Africa o in Siria. Bisogna evitare che i migranti si mettano in mare rischiando la vita, come spesso è successo nel mar Mediterraneo come le recenti notizie di cronaca.  Lo scorso 18 aprile 2015, per chi lo avesse dimenticato, a circa 100 miglia dalla costa libica ed a 200 miglia dalla costa di Lampedusa un peschereccio eritreo, con circa 900 persone a bordo, affondava durante le operazioni di soccorso portate dalla nave portoghese “King Jacob” e di queste 900 persone, soltanto 28 sono sopravvissute e probabilmente anche i 2 presunti scafisti. La Procura di Catania, per accertare la dinamica del naufragio e le eventuali responsabilità dei presunti scafisti, ha incaricato il Ministero della difesa di localizzare il peschereccio inabissato e per tale operazione il Ministero stesso ha mobilitato 3 navi: la corvetta Sfinge ed i cacciamine Gaeta e Vieste”. Per questi motivi anche per far luce sulla vicenda e sulle operazioni denominate “Augusta 2016”, Santangelo, ha presentato una interrogazione al Ministero della difesa per ricevere dei chiarimenti anche sull’errore di progettazione dell’hangar “che doveva alloggiare il barcone una volta fatto riemergere dal mare, che essendo risultato troppo piccolo per garantire lo spazio alle operazioni da parte dei Vigili del fuoco, sembra si è dovuto smontare per dare spazio ad un secondo hangar con un aggravio di spese di circa 200.000 euro. Sarebbe auspicabile – ha proseguito Santangelo – eseguire anche la mappature di tutti i relitti inabissati al fine di bonificare le aree marittime nazionali. Tutto questo è stato messo come sempre nero su bianco, adesso aspettiamo come sempre delle risposte!!”.

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