Tagli alle spese per i disabili, Damiano “sono in base al reddito, i consiglieri contribuiscano riducendo le loro indennità”

Audrey Vitale

Tagli alle spese per i disabili, Damiano “sono in base al reddito, i consiglieri contribuiscano riducendo le loro indennità”

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venerdì 03 Ottobre 2014 - 15:05

Ai cittadini che hanno un reddito inferiore ai 7500 euro ISEE, comunque, non sarà chiesta alcuna compartecipazione”. Questo è quanto precisa il sindaco Vito Damiano in risposta alla polemica sollevata dal Consigliere comunale Francesco Salone, che aveva parlato di “una doccia fredda” per le famiglie dei disabili trapanesi a seguito della rimodulazione dei criteri che prevedono una compartecipazione alla spesa per il trasporto dei disabili presso i centri di riabilitazione.

La richiesta di compartecipazione se da un lato, formalmente, non nega loro i diritti sanciti anche attraverso la legge 104/92, in concreto li limita e li comprime, soprattutto in quelle famiglie nelle quali l’assistenza ai propri cari disabili incide sui redditi ben oltre il sostegno economico previsto dalle norme. La delibera, per altro non pone alcun distinguo tra disabili e disabili gravi, come invece fa la legge 104, parificando la partecipazione economica per coloro che frequentano i centri per riabilitazione e cura e per quanti solo per la socializzazione” aveva detto Salone.

Resta, quindi, salvaguardato chi si trova in uno stato di particolare disagio economico – precisa il Sindaco Vito Damiano – è prevista, invece, una gradualità per coloro che hanno un reddito superiore. E’ finito il tempo delle elargizioni e dei contributi a piene mani. La gente va educata a comprendere come, in un periodo storico di gravissima crisi, occorra ben impiegare il denaro pubblico. Quando ho appreso che un disabile con 3800 euro di pensione beneficiava del servizio gratuito di trasporto per cure riabilitative, non ho avuto esitazioni a introdurre la compartecipazione del privato alle spese sostenute dal Comune. Soprattutto per tali motivi– aggiunge il Sindaco – ci tengo ancora una volta a sottolineare che è indispensabile consolidare quel senso di responsabilità dimostrato assieme agli assessori mantenendo le indennità ridotte. Senso di responsabilità che potrebbe dare una mano proprio ai cittadini che hanno difficoltà economiche. Chiedo, quindi, ancora una volta ai Consiglieri comunali che non vogliono ridursi il gettone di presenza (come il Consigliere Salone che è molto sensibile ai problemi di chi versa in stato di disagio economico) di fare quel doveroso sacrificio economico come già ha fatto la giunta. Ciò potrebbe portare nelle casse comunali più di 300 mila euro l’anno”.

Audrey Vitale

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