The Witness, in appello chiesta la sentenza di condanna per gli imputati marsalesi

redazione

The Witness, in appello chiesta la sentenza di condanna per gli imputati marsalesi

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venerdì 13 Ottobre 2017 - 12:25

Prosegue in Corte d’Appello il processo scaturito dall’operazione The Witness. Nel marzo del 2015, i Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani, recapitarono quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei marsalesi Antonino Bonafede, Martino Pipitone, Sebastiano Angileri e Vincenzo Giappone. I reati contestati erano stati di associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni e favoreggiamento aggravato.

Dall’indagine è emerso che il clan faceva opera di mediazione nelle controversie tra agricoltori e pastori del marsalese e contrastava l’apertura di nuove attività commerciali che avrebbero potuto incidere negativamente con quelle di personaggi protetti. Dopo una serie di udienze, il Tribunale di Marsala, presieduto da Sergio Gulotta, aveva inflitto 16 anni di carcere ad Antonino Bonafede, 12 anni a Vincenzo Giappone e 2 anni a Martino Pipitone. Mentre Sebastiano Angileri aveva optato per il rito abbreviato. I legali dei condannati, Stefano Pellegrino e Stefano Venuti per Giappone, Paolo Paladino per Bonafede, nonché Stefano Pellegrino e Vito Cimiotta per Pipitone, avevano provveduto a fare richiesta di appello avverso la sentenza. Oggi nell’udienza della quarta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo, sono intervenuti la Procura generale e la parte civile rappresentata dall’avvocato Giuseppe Gandolfo. Entrambe le parti hanno chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Gli avvocati difensori interverranno il prossimo 10 novembre, data in cui è prevista la prosecuzione dell’udienza.

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