Torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora tra sabato 27 e domenica 28

redazione

Torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora tra sabato 27 e domenica 28

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giovedì 25 Ottobre 2018 - 19:10

Come da tradizione, l’ultimo fine settimana di ottobre è accompagnato dal passaggio all’ora solare. Per gli amanti della precisione, bisognerà spostare le lancette un’ora indietro dalle 3 alle 2 della notte compresa tra sabato 27 e domenica 28. O, più comodamente, procedere domenica mattina all’aggiornamento dei dispositivi non digitali (orologi a lancette appesi o da polso, ad esempio). Di fatto, domenica ci si sveglierà avendo dormito un’ora in più, recuperando quella perduta a fine marzo con il passaggio all’ora legale. Nelle giornate a seguire ci si dovrà adattare a un nuovo regime, in cui il sole sorge e tramonta prima. Tradizionalmente, c’è chi in seguito al cambiamento accusa anche qualche malessere fisico (prevalentemente emicranie o disturbi dell’appetito) che nel giro di qualche giorno lascia il passo all’abitudine. L’ora solare resterà in vigore fino a domenica 31 marzo.

Progressivamente, questo momento di passaggio è diventato oggetto di satira (celebre la prima pagina del settimanale satirico Cuore “Torna l’ora legale, panico tra i socialisti”) ma anche di scanzonata condivisione tra amici che ogni anno rinnovano l’attesa con un tam tam che si protrae per giorni su gruppi facebook o whatsapp. Senza dimenticare che “L’ora legale” è anche il titolo di un fortunato film di Ficarra e Picone, uscito nelle sale cinematografiche un paio d’anni fa.

L’idea di spostare le lancette per sfruttare le ore di luce estive viene spesso attribuita a Benjamin Franklin per un articolo satirico pubblicato sul quotidiano francese ‘Journal de Paris’ nel 1784 riguardante il risparmio energetico. Tuttavia la maggioranza degli storici ritiene che il primo ad aver teorizzato l’ora legale sia stato il biologo George Vernon Hudson che nel 1895, alla Royal Society della Nuova Zelanda, propose di spostare le lancette dell’orologio in avanti durante l’estate per usufruire di ore di luce in più. La sua idea ricevette poco consenso e venne accantonata fino a quando, nel 1907, il costruttore inglese William Willet la propose come soluzione alla crisi energetica europea durante la Prima guerra mondiale. Così, nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera all’applicazione del progetto, intitolato ‘British Summer Time’ (‘Ora estiva inglese’), basato sullo spostamento delle lancette dell’orologio un’ora in avanti nel periodo estivo. Da lì, in breve tempo, la maggior parte delle nazioni adottò il nuovo ‘sistema’ fino a quando venne definitivamente regolamentato dalla normativa europea. La direttiva 2000/84/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 gennaio 2001 stabilisce che in tutti i Paesi dell’Unione europea l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre.In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico aumentava di continuo.

Quello di quest’anno potrebbe essere l’ultimo spostamento: l’Ue deciderà a breve se fissare un orario per tutto l’anno. Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker ha proposto di mettere fine all’obbligo del passaggio. Ogni Stato, secondo la sua proposta, dovrebbe decidere se adottare l’orario solare tutto l’anno oppure quello legale. Se la proposta verrà approvata sia del Parlamento che dei Paesi membri, i governi dovranno scegliere in aprile tra ora legale e ora solare. Nel mese di ottobre dell’anno prossimo, avverrà quindi l’ultimo cambio di ora per coloro che avranno optato per l’ora solare.

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