Torrazza, Legambiente insiste: “Casa La Francesca è uno scempio, va abbattuta”. Sullo Stagnone: “No alla gestione comunale”

Vincenzo Figlioli

Torrazza, Legambiente insiste: “Casa La Francesca è uno scempio, va abbattuta”. Sullo Stagnone: “No alla gestione comunale”

Condividi su:

martedì 15 Luglio 2014 - 08:40

Stimolare un’attenta riflessione sulla tutela del territorio e sulla gestione del mare e delle coste. Questo l’obiettivo del tour siciliano di Goletta Verde, l’imbarcazione ambientalista che ieri è sbarcata al Porto di Marsala. In mattinata gli attivisti di Legambiente, guidati dal presidente nazionale Vittorio Dezza e dal coordinatore regionale Gianfranco Zanna, sono stati protagonisti di due iniziative, una a Petrosino e una alla Riserva dello Stagnone. La prima si è tenuta presso la spiaggia di Torrazza, dove gli attivisti dell’associazione ambientalista hanno chiesto a gran voce l’abbattimento della Casa La Francesca. “Com’è noto – spiega il presidente del circolo di Legambiente Marsala Petrosino Letizia Pipitone – l’ordinanza di demolizione è stata impugnata. Si tratta di un rudere che insiste sulla spiaggia e che noi consideriamo un autentico scempio. Per lo stato di abbandono e di degrado in cui si trova, per noi, ormai deve solo essere demolita”.

L’altro fronte su cui continua a puntare con decisione Legambiente è quello della Riserva dello Stagnone. L’associazione è fortemente contraria al passaggio di competenza dalla Provincia al Comune, come confermato dal presidente nazionale Vittorio Dezza:  “Riteniamo che la gestione di tutte le riserve non possa essere affidata ai Comuni e agli enti locali in genere, in quanto si tratta di luoghi di interesse generale, per tutto il Paese e anche per l’Europa. L’auspicio è che nascano enti ad hoc che perseguano interessi ad ampio respiro. In una parola diciamo no ad una visione localistica”. Una visione radicalmente diversa, quindi, rispetto a quella del sindaco Giulia Adamo, che punta invece alla gestione comunale della Riserva. Dezza è tornato inoltre a denunciare i ritardi con cui i comuni siciliani stanno procedendo all’approvazione del Piano d’utilizzo del demanio marittimo, tenuto conto che San Vito Lo Capo è l’unico ad essere formalmente in regola. “In questo modo – sottolinea il presidente nazionale di Legambiente – si lascia campo libero a varianti e deroghe che non fanno bene alle nostre coste”.

In serata, poi, la delegazione dell’associazione ha partecipato, al Complesso Monumentale San Pietro, all’inaugurazione della sede del Centro Internazionale de La Rotta dei Fenici, che proprio con Legambiente ha recentemente stipulato una convenzione e che fa parte di un più ampio progetto che mira al riconoscimento da parte dell’Unesco del paesaggio costiero fenicio – mediterraneo come patrimonio dell’umanità.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta