Resa dei conti nell’Udc di Marsala: Coppola e Sinacori pronti a lasciare il gruppo consiliare

Vincenzo Figlioli

Resa dei conti nell’Udc di Marsala: Coppola e Sinacori pronti a lasciare il gruppo consiliare

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giovedì 09 Novembre 2017 - 08:07

Porte girevoli nell’Udc di Marsala: per un deputato regionale eletto nella lista guidata dall’ex presidente della Provincia Mimmo Turano, c’è un gruppo consiliare che sta per sciogliersi. Giovanni Sinacori e Flavio Coppola stanno infatti per ufficializzare la decisione di prendere le distanze dal partito dopo una lunga e ininterrotta militanza che li ha visti più volte ricoprire incarichi elettivi o amministrativi per conto dell’Udc. Diversa la posizione di Eleonora Milazzo, che non sembra intenzionata a seguire i due colleghi in questa nuova avventura.

Dalle notizie fin qui filtrate, pare che Sinacori e Coppola intendano dichiararsi indipendenti, andando a costituire un altro gruppo consiliare di natura civica. “In 15 anni non ho mai cambiato gruppo. Ma non mi sono mai sentito tutelato”, afferma Flavio Coppola, che avrebbe gradito un maggiore supporto da parte di Turano nelle varie situazioni affrontate in Consiglio comunale negli ultimi anni, a cominciare dal lungo dibattito riguardante l’approvazione del nuovo Piano d’intervento sulla raccolta dei rifiuti. “Ho presentato una mozione in difesa dell’oculistica all’ospedale di Marsala e un’altra per l’angiografo digitalizzato. Ma mi sono sentito lasciato solo”, aggiunge Flavio Coppola, che ne ha anche per l’altro neodeputato marsalese Stefano Pellegrino: “Lo rispetto come uomo e come politico, ma non può attaccare i consiglieri comunali, come mi risulta abbia fatto dopo la notizia dell’elezione”. Il riferimento è a una dichiarazione post elettorale di Pellegrino, ritenuta eccessivamente critica verso la scelta della gran parte dei componenti del massimo consesso civico di votare candidati non marsalesi alle regionali.

Più cauto sul paventato scioglimento del gruppo si mantiene Giovanni Sinacori, che peraltro ha anche un ruolo diverso, in quanto segretario comunale dell’Udc. Cinque anni fa la sua lealtà a Turano lo mise in contrasto con l’ex sindaco Giulia Adamo, che gli chiedeva di sostenere Filippo Maggio. Da lì, la decisione di dimettersi da assessore. Il leader dell’Udc stavolta gli aveva proposto di candidarsi in prima persona, quando ancora non sapeva di essere inserito nel listino di Musumeci. Di fronte al suo “no”, Turano ha rivolto la sua proposta a Eleonora Lo Curto, che era corteggiata anche da altre liste (Forza Italia e Sicilia Futura) ma ha accettato di candidarsi con l’Udc avendo incassato la certezza che il parlamentare alcamese avrebbe lasciato il posto al secondo più votato della lista in caso di vittoria di Musumeci. “E’ finita bene perchè è stata eletta la Lo Curto – commenta Coppola -. Ma cosa avremmo pensato se fossero stati eletti La Porta o Inferrera?”. La composizione della lista si è dunque trasformata nella classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: pur avendo scelto il basso profilo durante la campagna elettorale, i due consiglieri si sono sentiti liberi di votare per chi volevano, senza vincoli di partito. A giochi chiusi, adesso, la decisione di marcare il proprio malcontento e di cominciare a immaginare altri percorsi politici.

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