L’UDI convoca i candidati a sindaco di Trapani ed Erice per un incontro sulle politiche di genere

redazione

L’UDI convoca i candidati a sindaco di Trapani ed Erice per un incontro sulle politiche di genere

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martedì 18 Aprile 2017 - 12:32

Sabato 22 aprile alle ore 17, presso i locali della Chiesa Valdese di via Orlandini, l’UDI di Trapani incontrerà i candidati a Sindaco per Trapani ed Erice per un “question time” moderato da Jana Cardinale su 10 proposte programmatiche. Interverranno anche i candidati al Consiglio Comunale.

Ad oggi hanno aderito tutti i candidati, ad eccezione del senatore Antonio D’Alì, non disponibile ad un incontro collegiale ma solo individuale e pubblico. “E’ evidente che, come UDI – spiega la referente locale Valentina Colli – non possiamo e non vogliamo creare situazioni privilegiate ma garantire una par condicio a tutti i candidati. I candidati del M5S sono impegnati in altra personale iniziativa. Nel quadro delle trasformazioni sociali diventa per noi impellente ridefinire esplicitamente cosa sia la cittadinanza per le donne e interrogarsi su quali diritti e in quali condizioni essa possa trovare effettiva attuazione”.

Queste le 10 proposte dell’Udi che saranno poste all’attenzione dei candidati:

1. La parità di genere nella Giunta Comunale (secondo il comma 137, dell’art. 1 della legge n. 56/2014)

2. Atto di indirizzo per «l’uso del genere nel linguaggio amministrativo”:

3. il riconoscimento di cittadinanza ai minori residenti a Trapani nati in Italia da genitori stranieri, o minori residenti nel Comune da almeno 5 anni;

4. La Carta per la Mobilità Umana, recentemente approvata a Palermo.

5. dichiarare Trapani (Erice lo è già!) “Città Libera dalle pubblicità lesive della dignità della donna” (come predisposto da una recente risoluzione del Parlamento Europeo.

6. la promozione di attività didattiche e sociali sulla prevenzione e contrasto alla violenza di genere, oltre il contenitore delle Pari Opportunità, in cui il Comune sia attore principale coinvolgendo associazioni e strutture accreditate sul territorio;

7. la proposta di un atto di indirizzo per l’assegnazione di un immobile di proprietà del Comune, da destinarsi a comunità per il “Dopo di Noi” .

8. Una “Casa delle donne”: preposta a valorizzare la politica delle donne, offrire servizi e consulenze.

9. Apertura di un nido nelle Frazioni di Rilievo, Guarrato, Marausa, Locogrande, Fulgatore-Ummari con il recupero di strutture abbandonate;

10. Potenziamento del Consultorio: sia a supporto delle famiglie e della genitorialità, sia di sostegno ai giovani; Non ultimo, un apposito sportello che accolga le donne migranti- che hanno usi e tradizioni diversi; l’attivazione dell’Unità Funzionale Consultoriale; somministrazione della Ru486 al Consultorio.

“Si tratta di politiche di welfare – conclude Valentina Colli – che permettono alle donne di sperimentare un proprio progetto di vita e una pluralità di ruoli possono essere una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per la rimozione delle disuguaglianze generate dalla nuova povertà, per contribuire a dare una nuova visione della città. Per prenderci cura della città”.

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