Ustica Lines avvia licenziamenti, i sindacati sono preoccupati. Probabile stop al servizio da giovedì

Claudia Marchetti

Ustica Lines avvia licenziamenti, i sindacati sono preoccupati. Probabile stop al servizio da giovedì

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lunedì 04 Maggio 2015 - 15:56

Cattive notizie sul fronte dei collegamenti veloci per le isole minori. Il 1° maggio, proprio il giorno della Festa dei lavoratori, la società Ustica Lines, che da decenni gestisce il trasporto veloce per Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria, ha avviato la procedura di licenziamento (ex articolo 24 L. n. 223/91) che vedrà coinvolti più di 400 lavoratori da anni impegnati nel settore. La decisione dell’azienda, secondo il Comandante Ettore Morace, sarebbe scaturita a causa del recente contenzioso con la Regione Sicilia, che in questi giorni ha generato la decadenza del contratto di appalto sino ad ora applicato. FEDERMAR ed i Rappresentanti di Stato Maggiore Ustica Lines, hanno manifestato, in una nota diffusa agli organi di stampa, la loro preoccupazione per le sorti dei lavoratori che da mesi subiscono la diatriba e le incomprensioni tra la Regione e la società di navigazione. “E’ bene evidenziare che proprio il contenzioso tra l’azienda e gli organi istituzionali ha inevitabilmente gettato nel panico i lavoratori del settore – hanno fatto sapere Previti e Alosi –, gli operatori turistici e tutto l’indotto ad esso collegato, che all’inizio di una stagione turistica, che per altri aspetti si manifesta già problematica per via della stagnazione economica e delle immigrazioni, deve fare anche i conti con l’incertezza del funzionamento dei collegamenti veloci. Non ci si può permettere di avere una sospensione anche di poche ore di un servizio che, senza alcun dubbio, ha svolto negli anni un opera sinergica di sviluppo del turismo, diventando fiore all’occhiello della Regione siciliana. Tutto questo non può essere travolto da problematiche contabili, dove i lavoratori non hanno mai avuto voce in capitolo”. La segretaria Federmar, Antonella Di Maio, inoltre, ha fatto sapere che il Governo guidato da Crocetta non può “… assolutamente permettersi di dare cattivi servizi anche per i collegamenti con le isole minori. Negli incontri precedenti avuti con l’assessore ai Trasporti Giovanni Pizzo, sembrava fossero stati raggiunti importanti risultati, come un congruo anticipo sulle spettanze dovute alla Ustica Lines da parte della Regione, apertura ad un sereno confronto sui calcoli del costo del servizio, ecc.”. Poi la tegola dei licenziamenti.

Intanto è arrivata la nota di Ustica Lines che probabilmente giovedì sospenderà i collegamenti: “La Regione Siciliana, infatti, dopo aver (recentemente) pagato solo il 50% di quanto maturato per i servizi prestati per oltre un anno, non ha ancora fornito indicazioni sul pagamento del saldo né alcuna certezza in ordine all’erogazione di quanto dovuto qualora si continuassero ad effettuare i collegamenti. A distanza di 25 giorni, la Regione non ha dato alcun seguito all’incontro svoltosi in Prefettura a Messina in cui si era raggiunta un’intesa per garantire i servizi in emergenza e temporaneamente, grazie solo al senso di responsabilità dell’Ustica Lines. La Regione, infatti, prosegue nel proprio intollerabile contegno che si concretizza in meri continui, ingiustificati e misteriosi rinvii trincerandosi dietro l’opportunità di effettuare non meglio precisate valutazioni… dopo oltre 13 mesi dall’aggiudicazione ed avvio dei servizi.  In tale incredibile situazione (che dovrebbe far riflettere tutti i fornitori della Regione Siciliana) l’Ustica Lines, che finora ha garantito il servizio esponendosi con il sistema bancario, non può più proseguire né d’altra parte, in tale contesto, può fare ulteriore ricorso al credito. L’Ustica Lines ha finora fornito tutta la propria disponibilità ed offerto tutta la propria collaborazione per scongiurare l’interruzione dei collegamenti e per evitare il licenziamento dei propri dipendenti, ma dinanzi al disinteresse della Regione, la società non riesce ad intravedere alternative alla strada tracciata dalla Regione stessa, senza dubbio drammatica per i danni enormi che determinerà alle Isole minori ed a centinaia di famiglie che rischiano di perdere il posto di lavoro”.

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