Valorizzazione dei beni e consulta per le minoranze etniche: il gruppo “Cambiamo Marsala” presenta tre atti di indirizzo

redazione

Valorizzazione dei beni e consulta per le minoranze etniche: il gruppo “Cambiamo Marsala” presenta tre atti di indirizzo

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venerdì 28 Agosto 2015 - 11:18

La “valorizzazione del patrimonio insistente sul territorio” e la “costituzione di una consulta delle minoranze etniche” sono i temi dei tre atti di indirizzo presentati in consiglio comunale mercoledì scorso da Daniele Nuccio, capogruppo di “Cambiamo Marsala”.

Sono iniziative che secondo me è bene affrontare  – afferma il consigliere comunale – cercando la più ampia condivisione fra maggioranza e opposizione”.

La  proposta per la costituzione della consulta delle minoranze etniche si accompagna anche a quella per l’istituzione della figura di un “consigliere aggiunto”. “Un’iniziativa – prosegue Nuccio –  volta a facilitare i processi di integrazione in un momento storico in cui, a causa del bombardamento mediatico di alcune forze politiche che speculano sul “tema migranti” si corre il rischio che prenda piede una certa xenofobia. Noi pensiamo sia giunto il momento di ristabilire la verità su un fenomeno drammatico e tristemente attuale ma che va affrontato con un approccio laico. La Consulta quale momento di incontro di tutte le minoranze presenti sul territorio verrà formata mediante elezioni, come descritto nella legge regionale 23.03.2011 n. 6″. 

Altri due atti di indirizzo riguardano la valorizzazione dell’area dell’ex Aeronautica di contrada Giunchi e dell’ex carcere. 

In merito all’ex base chiediamo all’Amministrazione Comunale di riprendere al più presto i contatti con il Ministero della Difesa al fine di acquisire l’intera area, dagli edifici ai capannoni Nervi (ex idro-scalo). Nel 2010 l’Amministrazione Carini aveva avviato l’iter che però, non si capisce bene perchè, l’Amministrazione Adamo ha bloccatoStesso iter procedurale va avviato per l’ex carcere. Chiediamo – conclude – che venga definito quanto serve con il Ministero della Giustizia per l’acquisizione della struttura. Un bene di una certa rilevanza storico-culturale che deve essere reso fruibile per la collettività. Pensiamo, una volta raggiunto l’obiettivo, alla possibilità di affidarlo alle Associazioni che ne faranno un vero centro culturale. Un luogo di chiusura che diventa la casa dell’arte, della musica, dove poter fare rappresentazioni teatrali o proiezioni cinematografiche e quant’altro“.

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