Verso le amministrative: alta tensione nel Pd tra Brillante e Tranchida

redazione

Verso le amministrative: alta tensione nel Pd tra Brillante e Tranchida

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lunedì 13 Febbraio 2017 - 11:36

Si avvicina l’appuntamento con le elezioni amministrative a Trapani ed Erice ma nel Partito Democratico continuano a registrarsi confronti ad alto tasso di tensione. Protagonisti, questa volta, il segretario dei democratici del capoluogo Francesco Brillante e il sindaco di Erice Giacomo Tranchida. L’avvocato trapanese definisce alcune recenti dichiarazioni del primo cittadino ericino “ormai sconnesse da qualsiasi legame con il Partito che usa attaccare o riconoscere come proprio solo a convenienza elettorale”. Ancora una volta, l’oggetto del contendere è la possibilità che il Pd a Trapani rinuncia a una candidatura autonoma per sostenere l’ex sindaco Mimmo Fazio. Ipotesi che Tranchida da tempo caldeggia, ma che i vertici del Pd – a cominciare dal segretario provinciale Marco Campagna – ritengono definitivamente tramontata, dopo l’ufficializzazione della candidatura di Piero Savona e considerati i dubbi sulla candidabilità di Fazio.

Al di là di ciò, nel suo comunicato Brillante va giù duro nei confronti di Tranchida.

Non consento che l’ambiguità di un soggetto politico per professione, e cinico per vocazione, senza rispetto del lavoro e della dignità di alcun “compagno”, possa arrivare a distorcere ed esacerbare gli animi di una campagna elettorale, con evidente danno alla, apparente, sua parte politica, a vantaggio di soggetti inequivocabilmente della destra trapanese, mai pentiti.

È non più tollerabile ricevere la morale di facciata che prepotentemente prende il sopravvento ad ogni appuntamento elettorale che interessi il “Sindaco per tutte le stagioni” Tranchida.

Lo esprimo con la maggiore chiarezza possibile, perché ho chiesto io stesso quasi un anno fa un incontro con Tranchida nella qualità che ricopro, alla quale è stato chiesto allo stesso se aveva intenzione di candidarsi a Sindaco di Trapani. E bene anche questa informazione è stata distorta. Infatti non si poteva non affrontare il tema delle primarie e delle elezioni a Trapani, senza considerare che Giacomo Tranchida è politico di professione, avrebbe scalpitato e probabilmente (come comunque successo) polemizzato al fine di garantirsi un futuro politico.

In quella fase però siamo stati rassicurati dallo stesso che il suo intento potesse essere quello di tornare al suo civile impiego che lo vede mancare da pari anni che è politico.

Non permetterò, insieme alla dirigenza trapanese tutta, e non solo se fosse necessario, interferenze di alcun tipo con la scelta, voluta e condivisa, di Piero Savona Sindaco di Trapani. Unica candidatura del PD, aggregante, su cui tutta un area politica e culturale si sta unendo, nonostante le posizioni del Tranchida volte a destabilizzare un ambiente, e per sua stessa ammissione, propedeutiche ad una sua candidatura alle regionali.

Bene io penso da avvocato 34nne che lavora 12 ore al giorno nel suo studio, e che ciò nonostante si batte per cambiare il sistema e migliorarlo sul fronte sociale, che chi fa il politico da oltre 30 anni, polemizzando e spaccando solo per un’affermazione personale, non può che assurgere ad una categoria da “rottamare” perché evidentemente non più contemporanea. Anche il terreno più fertile in natura necessita di un fermo biologico.

Ancor più, quando la proposta si tramuta, come rilevabile nei fatti e negli atti, in mero e continuo attacco a tutto e tutti, sbandierando l’autoproposta del “nuovo che avanza”, che più vecchio difficilmente non può essere.

Ed allora, invece di spaccare le primarie di Erice, inquinare la campagna elettorale di Trapani, decida in quale squadra vuole giocare, perché un giocatore che per contestare le scelte di un allenatore faccia autogol, per me è da mettere fuori rosa”.

Al comunicato di Francesco Brillante, è seguita la replica di Giacomo Tranchida.

Leggo, senza stupore per la verità, le imputazioni – che finalmente a voce alta in relazione alla mia condotta politica, e non in maniera subdola come da alcuni mesi – l’avv Brillante, segretario cittadino del PD di Trapani muove, con la presunzione di condannarmi.
Non mi avvalgo della facoltà di non rispondere confermando in pieno i miei “reati”.
Mi si accusa di essere un politico di professione? Sono stato due volte Sindaco di Valderice, due volte Consigliere provinciale e due volte Sindaco di Erice, sempre mettendoci la faccia ed eletto direttamente dai cittadini ..facendo vincere e stravincere in territori di centro destra conclamati il PD e il centro sinistra, ma sopratutto cercando di fare vincere innanzitutto il partito degli interessi delle comunità cittadine che ho rappresentato. Sì ho fatto il mediano, il terzino e l’attaccante e segnato anche qualche goal facendo vincere la squadra del cuore. E’ questa la colpa?
Per Brillante e’ arrivato il tempo di mettere le mie scarpe al chiodo? Lo decideranno ancora una volta i cittadini, non certo il Brillante di turno, che ad oggi non ha dimostrato, nemmeno stando seduto in panchina, il campione che sicuramente si rivelerà mettendoci la faccia. Si perché in politica valgono gli esami sul campo, e i titoli, quali riconoscimenti arrivano se legittimati dai cittadini. Poi si può anche essere un buon raccoglitore di tessere. Ognuno ha le sue passioni.
Brillante e’ nervoso (!) non solo perché ha perso le primarie a Erice (!!) ma perché comprende che non ha una strategia per far vincere il PD a Trapani ..e in tale direzione mi sono permesso di dire la mia e da tempo, senza nulla togliere al merito di Pietro Savona che ci sta mettendo la faccia, cercando per quanto possibile di dare anche in questa fase – e guardando in prospettiva – una mano per far vincere il PD e dare finalmente il buon governo a Trapani, arginando la stagione politica di D’Alì e di quel centro destra che abbiamo già polverizzato a Erice.
La mia presenza per le prossime competizioni regionali e non, viene vista con preoccupazione da parte di Brillante & C, pertanto si utilizza ogni occasione per isolarmi e strumentalmente attaccarmi?! Ci può stare, l’importante che oggi lo si faccia finalmente alla luce del sole. I cittadini decideranno, non i pacchetti delle tessere che si rappresenta
”.

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