Continuano a scrivere gli abitanti di Villa Petrosa: “Per quanto ancora dobbiamo fare i vigilanti?”

redazione

Continuano a scrivere gli abitanti di Villa Petrosa: “Per quanto ancora dobbiamo fare i vigilanti?”

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martedì 04 Luglio 2017 - 17:09

( ….omississ) Sindaco, oggi l’inferno di Villa Petrosa compie un mese,  evitiamo di fare la torta e di accendere le candeline per ovvi motivi! Ci è stato più volte rimproverato di non aver saputo vigilare sul traffico delle sostanze tossiche che hanno ripetutamente nel corso degli anni, versato dentro le cave e deturpato il terreno circostante. Certamente questi ‘nobili’ ignoti, non sono tanto scemi da passare attraverso l’abitato di Villa Petrosa, infatti prediligono percorrere una strada sterrata che circumnaviga l’abitato, raggiungendo la discarica,  immuni dai controlli.

Da quando è accaduto il disastro ecologico (03.06.2017), tutti gli abitanti e dimoranti di questa contrada, siano essi donne o uomini, si sono adoperati a controllare, in ogni istante della giornata, il transito di eventuali veicoli trasportanti materie da discarica o pericolosi, ponendosi immediatamente ad ostacolo per gli stessi. Purtroppo, durante uno di questi ‘controlli’, uno degli abitanti, solo per trascrivere la targa di un veicolo, veniva brutalmente aggredito dal conducente del mezzo e solo grazie all’intervento di altri abitanti, si evitavano gravi conseguenze per l’incolumità dello stesso.

E questo accade ogni qualvolta si presenti l’evenienza di un intervento.

Questo non è l’unico episodio accaduto in questi  30 (trenta) giorni, infatti, al fine di porre una limitazione ai fumi che ci intossicavano, tre dei nostri coabitanti, scendevano giù nella cava in tutta sicurezza essendovi una strada per raggiungere il fondo, ma nello spegnere l’incendio di un cumulo illimitato di ‘box funghi’ all’improvviso un tufo precipitava dal bordo della cava e solo grazie al tempestivo avviso di uno dei tre, l’altro ‘miracolosamente’ faceva un passo in avanti riuscendo ad evitare l’impatto al capo ma non al dorso,  che veniva fortemente lacerato. Pertanto ricorreva alle cure mediche.

(……omississ) Sindaco, non riusciamo a capire una cosa e cioè se lei è stato eletto oppure ha ereditato tale carica. Si chiederà il perché di queste considerazioni, e ci sembra giusto evidenziarlo: Se lei è stato eletto dal popolo sovrano essendo questa ancora una terra repubblicana,  dovrebbe conoscere le competenze che la legge le impone di rispettare e specificatamente quelle previste dall’art. 54 del T.U. nr.267 del 18.08.2000, che ci permettiamo di elencarle:

Articolo 54 commi 2,3 e 4-

2 –  Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei princìpi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini; per l’esecuzione dei relativi ordini può richiedere al prefetto, ove occorra, l’assistenza della forza pubblica.

3 – In casi di emergenza, connessi con il traffico e/o con l’inquinamento atmosferico o acustico, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dell’utenza, il sindaco può modificare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, adottando i provvedimenti di cui al comma 2.

4 – Se l’ordinanza adottata ai sensi del comma 2 è rivolta a persone determinate e queste non ottemperano all’ordine impartito, il sindaco può provvedere d’ufficio a spese degli interessati, senza pregiudizio dell’azione penale per i reati in cui fossero incorsi.

Sulla scorta di quanto sopra, Sindaco lei che cosa ha fatto in questi 30 (trenta) giorni? Glielo diciamo noi, e precisamente:

  1. Siete venuti solo per farvi vedere una sola volta, senza più venire a controllare la realtà della situazione;
  2. Avete inviato i Vigili Urbani insieme a personale (forse) dell’ARPA o dell’ASP, sbagliando cava, raccogliendo reperti non pertinenti in quanto differenti da quelli contenuti nella cava di riferimento;
  3. Avete reinviato i Vigili Urbani con personale del nucleo N.B.C.R. (forse) dei Vigili del Fuoco, e per i risultati si rimane ancora in attesa;
  4. Dite che state effettuando ancora indagini, ma l’unico ad essere stato chiamato è il sig. DI DIA Baldassare, proprietario del terreno attiguo alla cava.
  5. A cosa sono servite queste indagini? Se ancora il sito non è stato bonificato né tantomeno sottoposto a sequestro cautelativo al fine di evitare ulteriori scarichi?

Le ricordiamo (……omississ) Sindaco che un precedente primo cittadino (L.S.), dopo aver assistito per circa 5 ore allo spegnimento della cava attigua a quella odierna, adottava immediatamente i provvedimenti di competenza previsti dalla normativa in vigore a tutt’oggi. Dopo aver sottoposto a limitazioni restrittive la cava, emetteva ordinanza di bonifica nei confronti del proprietario che si prodigava immediatamente, tramite pala meccanica, a bonificare a proprie spese, tutto il fondo della struttura con un costo di circa 6.000.000 di Lire.

La domanda che giornalmente ci poniamo è cosa fa la giunta municipale, in special modo l’assessore di riferimento del quale (Ahimè) non sappiamo neanche il nome, che dovrebbe ex lege, prendere tutti quei provvedimenti in sua vece e portarli al vaglio e alla discussione collegiale. Ma questo non ci risulta sia accaduto.

Inoltre, il Presidente del Consiglio Comunale e tutti i componenti, cosa hanno fatto? Ci risulta da un componente che già dall’indomani dell’incendio, questo sarebbe stato uno dei punti da trattare nel corso del primo consiglio. Cosa anche questa che pare essere mai accaduta.

Al Presidente del Consiglio Comunale, che sappiamo già abbastanza colto circa i suoi compiti, lo sollecitiamo affinché faccia conoscere a tutti i componenti l’importanza di codesto organo collegiale che è quello di ‘indirizzo e di controllo politico-amministrativo’. In buona sostanza appare che controllori e controllati abbiano una ottima intesa circa la ‘non belligeranza’. Appare sempre, che il controllo sull’operato degli amministratori non sia pregnante almeno da quelli che compongono la maggioranza avendo piena possibilità di contrasto.

(……omississ) Amministratori e Consiglieri Comunali, se pensate che qualcuno di noi si rivolga a qualche ‘politico’ compiacente, avete sicuramente sbagliato persone; noi, purtroppo per voi, ragioniamo con la nostra testa e non ci metterete mai le ‘catene’ con promesse vane,  per ottenere un voto, rendendovi edotti che i nostri diritti li sosterremo sempre grazie alla Costituzione Italiana, liberi da ogni clientelismo.

Riteniamo inoltre responsabili per ogni fatto grave che potrà eventualmente accadere durante il ‘contrasto’ agli scarichi, chiunque abbia l’obbligo di intervento, al fine di prevenire ed eliminare i gravi pericoli che minacciano la nostra salute e quella dei nostri piccoli, significando che ancora una volta ricorreremo alla autorità giudiziaria competente.

‘Crediamo che dovremo fare altre torte senza accendere altre candele, consapevoli che i tempi adottati non sono eguali da persona a persona e da territorio a territorio, comunque sappiate che l’invito alle ricorrenze,  non vi sarà mai recapitato’.

 Gli abitanti di Villa Petrosa

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