A voce alta

Gaspare De Blasi

Io la penso così

A voce alta

Condividi su:

venerdì 03 Ottobre 2014 - 16:42

Con la crisi che c’è, con la Tasi che incombe e con i prezzi delle materie prime alle stelle, le buone notizie che ci capita di raccontare sembrano una boutade. Ma quella che raccontiamo oggi è davvero ottima. Ci si sono messi assieme i ministri della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali ed hanno partorito l’iniziativa denominata “Libriamoci”. I giorni 29, 30 e 31 di questo mese negli istituti che ne faranno richiesta, arriverà la “Libera lettura nelle scuole”. E’ questo lo slogan scelto per parlare ai ragazzi dell’amore che può nascere da, e per i libri. E’ senza dubbio un’iniziativa lodevole specialmente se contribuirà  a risollevare le statistiche che mostrano in Italia un considerevole calo di lettori, specie tra gli adolescenti. Subito il governo ha messo in moto una corazzata ( Anci, Rai, Salone del libro di Torino, Associazioni e Fondazioni varie, oltre che un quotidiano di notevole tiratura). Poi sono partiti gli annunci roboanti: “saranno tre giornate straordinarie…” ha detto Dario Franceschini ministro dei Beni culturali che si è fatto venire anche un’atra idea, diciamo così, collaterale: a leggere ad alta voce (ma perché gli studenti italiani ci sentono poco?), saranno chiamati attori, sportivi, musicisti cantanti e giornalisti. Noi abbiamo fatto un giro di telefonate e nella nostra Città i dirigenti scolastici non sapevano nulla dell’iniziativa. Siamo sicuri però che nei giorni deputati il premier Matteo Renzi si recherà in qualche scuola con tanto di troupe televisiva appresso e ascolterà la lettura (sempre ad alta voce ci raccomandiamo…) di qualche cantate o sportivo famoso. Lo stesso accadrà con qualche ministro.  E gli italiani guardando la tv avranno l’impressione che si è presa un’iniziativa importante. A proposito di libri, ripetiamo un nostro ritornello, visto che voi politici non leggerete, volete chiedere agli studenti che incontrerete quanto costano i libri di testo e magari in qualche non ben precisato emendamento “infilare” la loro gratuità a sostegno delle famiglie che non possono più comprarli? Poi leggete quanto volete…

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta