Al Carmine “I quattro siciliani” di Giuliana Fugazzotto, storia del musicista marsalese Rosario Catalano

redazione

Al Carmine “I quattro siciliani” di Giuliana Fugazzotto, storia del musicista marsalese Rosario Catalano

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mercoledì 25 Maggio 2016 - 11:35

Venerdì 27 maggio, alle ore 18, al Convento del Carmine la scrittrice nonché etnomusicologa Giuliana Fugazzotto parlerà del complesso musicale “I quattro Siciliani” raccontata in un testo edito dalla casa editrice Nota. Il volume, corredato da un cd, ricco di una particolareggiata raccolta di immagini d’epoca, racconta un’interessante storia di emigrazione, legata ad un gruppo di musicisti che, capeggiati dal marsalese Rosario Catalano, negli anni venti spopolarono in America. Un modo per scoprire, insieme all’autrice, la nascita della produzione discografica “etnica” americana e la storia delle case discografiche che investirono in questo settore musicale, o meglio di uno stile musicale che riuscì a fare “tendenza”. Lorenzo Calamia introdurrà il racconto della Fugazzoto, mentre la conversazione si arricchirà con le testimonianze di Rosanna Catalano e Rosario Lentini.

L’incontro, che verrà coordinato da Barbara Lottero, gode del patrocinio della Città di Marsala e si realizza in collaborazione con il book shop Mondadori di Piazza della Repubblica. Straordinaria è stata l’avventura musicale del mandolinista Rosario Catalano che, oltre a un grosso contratto discografico con la Columbia Records, grazie alla sua etichetta discografica e ad un innato istinto imprenditoriale riuscì ad essere in grado di commissionare testi a 10 dollari arrivandone a guadagnare fino a 5mila. Dopo la sua morte, avvenuta a soli 39 anni, la moglie e i 6 figli tornarono in Sicilia e vissero grazie ai proventi da lui accumulati in soli 8 anni di carriera. Tante le curiosità e gli aneddoti raccolti nel volume della Fugazzotto, tra gli altri l’intreccio con altri brillanti musicisti come Giuseppe Tarantola, compositore delle musiche de “I quattro Siciliani” il quale fu il primo musicista a usare il clarinetto da solista: una tendenza che in seguito venne consacrata dal jazz. Le ricerche di Giuliana Fugazzotto, partono da molto lontano, quando grazie al nonno emigrato in America ha ereditato oltre 5mila dischi di inizio Novecento, incisi in America da emigranti italiani. La Fugazzotto insegna etnomusicologia all’Università di Gorizia, e collabora tuttora con il Centro di Sonologia Computazionale di Padova, con il supporto del quale ha pubblicato alcuni fra i primi lavori di analisi etnomusicologica supportata da tecnologie informatiche.

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