“A Erice volontario immobilismo della maggioranza” la nota dei consiglieri Barracco, Strongone e Mannina

redazione

“A Erice volontario immobilismo della maggioranza” la nota dei consiglieri Barracco, Strongone e Mannina

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domenica 20 Maggio 2018 - 09:55
 “Ancora  una  volta  la  maggioranza  mostra  di  dipendere  dai  meccanismi  della  vecchia  politica che  ha  governato la  città  per  un decennio” è quanto dichiarano in una nota i consiglieri comunali Alessandro Barracco, Eugenio  Strongone, Simona  Mannina  dopo il  rinvio  della  seduta  di  Consiglio comunale  a causa  della  mancanza  del  numero legale  dei  Consiglieri  – dovuto  all’abbandono  di  quelli  di maggioranza  – nella  giornata  di  venerdì. Presenti  solo 8 consiglieri  su 16, quattro del Gruppo Misto (Barracco, Strongone,  Mannina,  Vassallo,  Di  Marco) e  tre  di  maggioranza  (Genco, De Vincenzi, Cosentino). “L’unico  punto all’ordine  del  giorno trattabile, cioè  la  surroga  della  neo Consigliere  Cosentino  con la  votazione  sulle  cause  di  incompatibilità  – possibile  solo grazie  alla presenza  della  minoranza  ( ma  non erano  stati  proprio  i  consiglieri  di  maggioranza  a  sollevare un gran polverone  quando si  insediò  la  consigliere  Angileri  e  non fu possibile  inserirla  in alcuna Commissione  Consiliare  Permanente?  Allora  si  urlò alla  mancanza  di  rispetto  istituzionale  per  la neo consigliera;  oggi, invece, tutto regolare. La  Cosentino non merita  forse  lo stesso rispetto?) – è stato seguito  dalla  dichiarazione  di  fuoriuscita  del  consigliere  Di  Marco dal  Gruppo Misto e  dallo scioglimento  della  seduta  consiliare.  Il  motivo è  dovuto  alle  indicazioni  regolamentarie  che prevedono che  per l’elezione  del  Presidente  del  Consiglio, in  prima  battuta, debbano  essere  presenti almeno  9 consiglieri  affinché  la  votazione  sia  valida.  Per cui  nulla  di  fatto,  seduta  dichiarata  chiusa e  sessione  sciolta. Risultato?  Il  Consiglio  Comunale  di  Erice  è  monco della  sua  figura  di  autorevole e  rappresentativa,  il  Presidente  del  Consiglio.  Con tutti  i  riflessi  del  caso. E  poi  affermano di  avere  a cuore  i  cambiamenti  per  una  città  migliore”.

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