Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto 2018

redazione

Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto 2018

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mercoledì 07 Agosto 2019 - 16:34

Durante la seduta di ieri sera l’organo elettivo ha osservato un minuto di silenzio in ricordo dell’operaio alcamese che ha perso la vita in un incidente sul lavoro a fine luglio. Due debiti fuori bilancio sono stati deliberati prima di trattare l’ordine del giorno avente ad oggetto il bilancio consuntivo.
Il Consiglio comunale di Alcamo, nella serata di ieri, si è riunito nuovamente presso il Centro Congressi Marconi per discutere il rendiconto 2018. La delibera è stata votata favorevolmente da 12 consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. Nessun voto contrario è stato espresso. Gli astenuti, invece, sono risultati 7: Filippo Cracchiolo (PD), Giacomo Sucameli (Sicilia Futura), Saverio Messana (UDC), Francesco Dara (Noi per Alcamo), Gino Pitò, Mauro Ruisi e Caterina Camarda (ABC-Alcamo Cambierà). L’immediata esecutività è stata deliberata viceversa da 16 consiglieri comunali (12 del M5S, 3 di ABC-Alcamo Cambierà e 1 dell’UDC). Nessun voto contrario. Sucameli, Dara e Cracchiolo si sono astenuti. Come riportato dal dirigente della tesoreria del comune, il dottore Sebastiano Luppino, il risultato di amministrazione, cioè uno dei principali indicatori sull’andamento positivo dell’ente, lo scorso anno è stato pari a 34 milioni di euro e 540 mila euro circa. Ad illustrare al consesso civico il rendiconto del 2018 è intervenuto dapprima il sindaco Domenico Surdi, il quale ha sottolineato l’importanza della completezza della relazione che accompagna il documento contabile, frutto degli sforzi di carattere organizzativo dell’ente.
Inoltre, il primo cittadino ha evidenziato i progressi relativi alla spesa per gli investimenti del Comune di Alcamo. Infatti, si è passati da 9 euro di spesa pro capite nel 2016 a 90 euro nel 2018. Un risultato dovuto sicuramente al lavoro della direzione 4 e della ragioneria, ha spiegato l’amministratore pentastellato. Detto dato, inoltre, se confrontato con quello siciliano, rileva la posizione del comune rispetto al resto dell’Isola dove in media vengono spesi 80 euro a persona. Il dato italiano riporta invece una spesa media di 156 euro a persona. Anche per quanto concerne la riscossione, il municipio alcamese registra una percentuale positiva, il 78%, sopra la media italiana che è del 75%. Tale obiettivo è stato possibile grazie ai numeri conseguiti dalla riscossione della bolletta dell’acqua e conseguenza dell’importante acconto nell’anno di competenza. Una scelta politica rivendicata fortemente dall’amministrazione Surdi. Il primo cittadino, tuttavia, ha voluto anche affrontare il tema spinoso della spesa incontenibile dell’ente derivante da quella per il personale e dal rimborso mutui che insieme sono pari al 42,68% delle entrate. Il 40% è costituita solo dagli stipendi dei dipendenti. La parte rimanente invece è rappresentata dai mutui: 1 milione di euro. Sulla possibilità di contrarre mutui futuri, il sindaco Domenico Surdi ha voluto lanciare un assist al dibattito consiliare, anche se tale tema necessita, secondo il primo cittadino, di uno studio importante proprio sui margini di azione entro cui può muoversi l’amministrazione. Infine, il sindaco ha ricordato i risultati raggiunti dall’ente attraverso la tempestività dei pagamenti: + 0,79.
L’assessore al bilancio Fabio Butera si è invece soffermato sull’importanza del rispetto dei termini entro cui gli atti di programmazione devono essere approvati per ottenere buoni risultati e, per tale motivo, ha ribadito che occorre puntara su una anticipazione della programmazione. L’assessore Butera è poi tornato sul risultato di amministrazione. In più, il membro della giunta grillina ha messo in luce il minore disavanzo iscritto nel 2018 come effetto dell’organizzazione del comune. A ciò ha aggiunto anche il miglioramento nell’applicazione dell’avanzo. La spesa per il personale, come già affermato dal sindaco, rimane invece una delle rigidità importanti, poiché la media riportata negli altri comuni con caratteristiche simili a quelle di Alcamo è del  20%. Anche l’assessore Butera è tornato sulla possibilità di contrarre mutui per realizzare opere pubbliche. Il comune, infatti, ha una capacità di indebitamento per circa 3 milioni di interessi da pagare annualmente. Tra i dati positivi evidenziati dall’assessore al bilancio vi è quello concernente la cancellazione dei residui attivi: 9 milioni di euro. Infine, l’assessore ha fatto cenno ai rilievi della Corte dei conti del 2016 su tale criticità e l’operazione fatta dall’amministrazione. Anche i passi in avanti sui dati riportati nel report sul contenzioso per l’assessore Butera mostrano un dato interessante: le cause vinte ammontavano nel 2017 a 44, salite poi a 60 nel 2018.
Dall’opposizione si è levata la voce del consigliere comunale Giacomo Sucameli, il quale si è dichiarato contento per il cambio di posizione dell’amministrazione rispetto al superamento dei veti sui mutui. Per il capogruppo dell’Udc, Saverio Messana, invece, prima dell’indebitamento occorre occuparsi delle entrate sicure, come quelle ricavabili dai posteggi a pagamento e dal piano pubblicità. Il democristiano ha poi spostato il dibattito del Consiglio comunale sui 7 milioni di euro del fondo pluriennale vincolato, a suo parere, non spesi. Inoltre, sul rendiconto il capogruppo dell’Udc ha dichiarato “Se questo Consiglio comunale deve solo ratificare io non ci sto!”. Il suo intervento è stato seguito da quello della consigliera pentastellata Noemi Scibilia. L’esponente del M5S ha fornito la sua spiegazione sui motivi dell’aumento del Fpv. Infatti, più aumentano gli investimenti sulle opere pubbliche più aumenta il fondo. La consigliera grillina ha poi messo in evidenza il lavoro svolto per migliorare la riscossione del comune. Certamente, per la consigliera dei 5 stelle i regolamenti approvati in questi 3 anni di mandato hanno facilitato suddetto compito. A ciò va aggiunto lo stralcio dei residui attivi. Nel corso della discussione in Aula, l’assessore Butera è tornato sul Fondo pluriennale. Due sono state le cause di crescita secondo il componente della giunta 5 Stelle: le lungaggini e i maggiori investimenti. Nel 2018 sono usciti 2 milioni e 800 mila euro dal fondo pluriennale, probabilmente in quello successivo potranno salire a 3 milioni, in quanto si continuano a programmare le opere. Sempre dai banchi della maggioranza ha dato il suo contributo al dibattito la capogruppo del M5S, Annalisa Ferrara, la quale ha ricordato che con l’approvazione del rendiconto si dà via alle stabilizzazioni di 29 agenti della polizia municipale e 5 dipendenti di categoria D, e per tale motivo ha invitato la minoranza a votare favorevolmente il testo. Per quanto concerne gli introiti dalla pubblicità, l’esponente grillina ha comunicato che attualmente sono 26 i cartelloni pubblicitari messi a disposizione dall’ente. Ha dato il suo contributo alla discussione in aula anche il consigliere Gino Pitò e in particolare sui motivi del cambio di marcia sull’esternalizzazione del servizio dei parcheggi  a pagamento, votato dalla maggioranza in precedenza, ed ora per l’amministrazione pentastellata da effettuare in house.
Poi, il consigliere Pitò ha ripreso la questione dell’indebitamento, specificando che detta linea poteva essere intrapresa prima ed ha criticato l’amministrazione sulla intercettazione di pochi fondi europei. Il sindaco Surdi, relativamente al tema dell’indebitamento, ha specificato che è possibile un ragionamento sulle politiche di bilancio e dunque ha ribadito che si attende dal Consiglio comunale uno studio sui numeri del rendiconto per poter prendere delle decisioni in merito. Inoltre, ha ricordato che quella che viene considerata una cassa florida dell’ente è sempre una cassa in parte vincolata, e tiene conto delle opere già avviate e pagate e, dunque, conteggiate nel fondo pluriennale vincolato per l’appunto. Sui fondi europei, il primo cittadino ha affermato che sono stati presentati numerosi progetti, i quali rimangono in attesa dell’erogazione dei fondi da parte dall’assessorato regionale. Sulla questione dei parcheggi, il sindaco ha ricordato che il Consiglio comunale ha votato recentemente una mozione sulle stabilizzazioni. Ciò, in aggiunta alla disponibilità di dipendenti precari ad effettuare le mansioni come ausiliari del traffico, ha indotto l’amministrazione a rivedere la sua posizione sul servizio. Un dibattito in merito comunque potrà effettuato in occasione del prossimo Dup. Il vicesindaco Vittorio Ferro ha invece precisato che i 5 milioni di euro del Fpv riguardano lavori tutti aggiudicati. Solo un’opera è bloccata per un ricorso. Inoltre, l’assessore ai lavori pubblici ha sottolineato gli effetti positivi della piattaforma e del mercato digitale che hanno consentito di arrivare a tale risultato, oltre all’applicazione dell’avanzo nel 2018 grazie alla circolare ministeriale. Ad oggi, ha affermato l’assessore Ferro, le opere programmate sono state finanziate per 10-11 milioni di euro, oltre i 25 milioni dell’ospedale. Inoltre, il vicesindaco ha letto un elenco di opere che hanno ottenuto finanziamenti statali e europei ed informato il consesso civico sulla costituzione di un ufficio regionale sulla cosiddetta tangenziale nord. Infine, il segretario comunale Vito Bonanno sul Fondo pluriennale vincolato ha chiarito che riguarda le attività in corso e che si tratta di un dato che da solo non indica niente.
Durante la seduta di ieri sera l’organo elettivo, su proposta del consigliere comunale Messana, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo dell’operario alcamese che ha perso la vita in un incidente sul lavoro a fine luglio. Due debiti fuori bilancio sono stati approvati prima di trattare l’ordine del giorno avente ad oggetto il bilancio consuntivo. Il primo, di 1400 euro circa, è stato votato positivamente da 17 consiglieri comunali ( 12 M5S + Messana, Allegro, Pitò, Camarda, Calandrino). Uno è stato il voto contrario, quello di Giacomo Sucameli, e uno il voto astenuto, espresso da Filippo Cracchiolo. L’immediata esecutività è stata deliberata come prima. Il secondo debito fuori bilancio di 9 mila euro, già pagato e portato in aula solo per il riconoscimento nel rendiconto, ha registrato la votazione favorevole di 13 consiglieri comunali (11 del m5s + Pitò e Camarda). I voti contrari sono stati 2 (Cracchiolo e Sucameli) e gli astenuti 3 (Messana, Allegro, Calandrino).

Linda Ferrara

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