Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato lo schema di statuto dell’associazione Bio-Distretto “Terre degli Elimi”

redazione

Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato lo schema di statuto dell’associazione Bio-Distretto “Terre degli Elimi”

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martedì 04 Giugno 2019 - 19:59

Durante la seduta consiliare di ieri sera è stata deliberata favorevolmente, dall’intera Aula Falcone-Borsellino, anche la mozione presentata dall’esponente di Sicilia Futura, Giovanni Calandrino, per la creazione di un parcheggio annesso al Cimitero dei Cappuccini. Inoltre, tre interrogazioni sono state trattate all’interno del consesso civico.

Nel corso del Consiglio comunale di ieri sera sono state votate all’unanimità dei presenti due proposte all’ordine del giorno. La prima ha avuto ad oggetto l’adesione del Comune di Alcamo allo statuto dell’associazione Bio-Distretto “Terre degli Elimi”, che ha come obiettivo quello di promuovere e diffondere nel territorio comunale la produzione biologica nel campo agricolo, zootecnico, agro alimentare, forestale, ambientale, artigianale, energetico e della cura e tutela del verde e del paesaggio in applicazione della normativa regionale e nazionale. Per il raggiungimento dei propri scopi, l’associazione istituisce e acquisisce anche marchi d’area, di qualità, per  tutelare la salute dei consumatori e la professionalità dei produttori locali. Coordinatore dell’iniziativa è il Comune di Petrosino che attorno a tale progetto sta raccogliendo l’appoggio di una ventina di enti locali. La seconda deliberazione è stata quella relativa alla mozione presentata dall’esponente di Sicilia Futura, Giovanni Calandrino, per la creazione di un parcheggio annesso al Cimitero dei Cappuccini. Tale atto d’indirizzo è stato avanzato per agevolare l’accesso a tale area presso la quale il normale transito pedonale è spesso impedito dal parcheggio di vetture nell’unica strada di ingresso. Inoltre, tre interrogazioni sono state trattate all’interno del consesso civico. Innanzitutto, è stata discussa l’interrogazione presentata dal capogruppo di Sicilia Futura, Giacomo Sucameli, mediante la quale il consigliere comunale ha interrogato l’amministrazione pentastellata sull’intenzione di effettuare la derattizzazione su tutto il territorio alcamese. Insoddisfatto della risposta scritta ricevuta, nella quale veniva precisato che solamente con la recente approvazione del bilancio si è potuto dare l’ok agli atti per predisporre un’operazione di derattizzazione, che sarebbe stata comunque vana a causa delle importanti piogge, l’esponente di SF non ha voluto sentire l’integrazione orale dell’assessore Vito Lombardo, minacciando pure di abbandonare l’Aula. “Dio perdona, Giacomo Sucameli no”, ha affermato il consigliere comunale di Sicilia Futura alla fine del suo intervento, risentito dalle dichiarazioni che lo avrebbero riguardato nel corso di precedenti sedute consiliari. Un’altra interrogazione è stata invece quella proposta dal capogruppo dell’Udc, Saverio Messana, concernente le riparazioni della rete idrica cittadina, necessarie per le numerose perdite ingenti registrate quest’anno, e il rispettivo progetto per la manutenzione della stessa tramite accordo quadro. L’assessore al ramo, Vito Lombardo, dopo essersi scusato per il ritardo nel fornire la risposta al consigliere democristiano, ha spiegato che entro la prossima settima dovrebbero iniziare i lavori, il cui costo ammonta a 450 mila euro per tre anni. Per quanto concerne le perdite importanti, il componente della giunta grillina ha precisato che queste si sono verificate a causa dell’aumento della portata d’acqua al bottino comunale, avvenuto soprattutto nel corso dell’ultimo anno, che una volta immessa nella fatiscente rete idrica può generare rotture nelle tubazioni ormai datate che appunto si sgretolano, così come verificatosi nel caso della perdita d’acqua che ha riguardato via Porta Palermo. In futuro, ha annunciato poi l’assessore Lombardo, si dovrebbe passare alla turnazione a giorni alterni del servizio idrico. Infine, l’assessore all’ambiente, rispondendo all’interrogazione posta dal gruppo consiliare Abc-Alcamo Cambierà, ha informato il Consiglio comunale sull’attuale situazione della raccolta dei rifiuti organici. Infatti, detta interrogazione è stata presentata per le criticità del servizio emerse ad aprile scorso. Tali problematiche si erano verificate a causa dell’impossibilità di conferimento della ditta Giglioni Servizi Ecologici srl presso i centri di recupero finale, vicino Catania, con i derivanti ed inevitabili accumuli nel proprio sito. A seguito dell’emergenza, gli uffici comunali hanno contattato 15 operatori economici esercitanti a livello regionale, per chiedere un conferimento da un minimo di 150 tonnellate ad un massimo di 450 tonnellate al mese. A suddetta richiesta non è pervenuta alcuna risposta. Stessa domanda è stata fatta l’11 aprile alla ditta D’Angelo di Alcamo per un quantitativo di circa 150 tonnellate mensili. Alla nota degli uffici comunali, inoltrata lo stesso giorno, riguardante il costo necessario per la predisposizione degli atti, non è pervenuta alcuna risposta. Dalla stampa, poi, si è appreso nei giorni successivi che l’impresa avrebbe concluso un accordo, per lo stesso quantitativo di frazione organica, con il Comune di Marsala. Altre richieste per il conferimento di detto tipo di rifiuto sono state effettuate anche fuori il territorio regionale, come in Calabria, Piemonte o in Veneto. L’assessore Lombardo ha informato inoltre che per quanto concerne la terza regione citata, un’ordinanza non le consente di poter accogliere e smaltire rifiuti dal Sud Italia. Successivamente a questi eventi, il primo cittadino Domenico Surdi ha emanato l’ordinanza sindacale con la quale disponeva di derogare lo smaltimento delle frazione organica mediante il codice dei rifiuti indifferenziati, per agevolare la pulizia di quegli spazi comunali oggetto di deposito degli stessi. Detti rifiuti sono stati poi trasmessi alla ditta D’Angelo autorizzata dalla Regione Sicilia. All’inizio di maggio, la ditta GSE ha comunicato all’ente la ripresa del servizio, ma con l’accoglimento dei rifiuti organici non superiore alle 15 tonnellate a settimana. Ancora una volta, dunque, si è prospettato un problema per il Comune di Alcamo, visto che in città si producono, per quanto concerne il rifiuto organico, circa 150 tonnellate a settimana. Ciò fa emergere che le criticità della raccolta dei rifiuti sono ben lungi dall’essere risolte, in quanto in futuro potranno verificarsi casi simili. Infatti, i centri di recupero finali presenti nel territorio regionale sono insufficienti. Tuttavia, l’assessore Lombardo ha comunicato che nelle ultime ore due ditte hanno dato disponibilità all’ente per il conferimento presso ciascuna di esse di 30 tonnellate di rifiuti. La risposta del componente della giunta 5 Stelle è stata comunque giudicata insufficiente dalla consigliera Caterina Camarda, che ha presentato l’interrogazione, perché non esaustiva degli otto punti posti all’amministrazione comunale.

Linda Ferrara

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