Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato tre regolamenti sul compostaggio

redazione

Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato tre regolamenti sul compostaggio

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giovedì 13 Giugno 2019 - 22:16

L’Aula Falcone-Borsellino ha deliberato la normativa comunale sul sistema di trattamento dei rifiuti a matrice organica che consentirà all’ente di potere partecipare all’avviso regionale per la fornitura di apposite compostiere. Nel corso della seduta consiliare è stata trattata anche l’interrogazione del consigliere comunale Gino Pitò sulla situazione dell’impianto antincendio dell’istituto scolastico Montessori.

Il Consiglio comunale ieri sera ha votato favorevolmente i tre regolamenti, posti all’ordine del giorno, sul compostaggio domestico, di prossimità e locale. Detta approvazione consentirà all’ente di potere partecipare all’avviso regionale che riconosce delle agevolazioni (fino a circa 1 milione di euro ) per i comuni dotati di tali regolamenti. Nello specifico, si tende ad incentivare la pratica del compostaggio attraverso la fornitura di apposite compostiere. Il regolamento comunale sul compostaggio domestico, in particolare, è esteso anche a chi è già in possesso di una compostiera. Per chi pratica il compostaggio, il Comune di Alcamo consente, infatti, la riduzione (40%) sulla parte variabile dell’imposta unica comunale I.U.C, introdotta nel 2017. I soggetti destinatari del regolamento sono tutti i cittadini residenti che si impegnano a conferire su proprio terreno o terreno disponibile i rifiuti organici provenienti dalla cucina e/o dalle attività di giardinaggio. Il requisito fondamentale è quello di disporre nella propria abitazione e/o in terreno di proprietà, in affitto o comunque nella propria disponibilità, di un giardino, un orto, un parco o un luogo all’aperto che dia la possibilità di successivo utilizzo del compost prodotto. Anche per i nuclei familiari ubicati in zona agricola è consentito l’uso di terreni agricoli di cui si dispone a tal fine. L’agevolazione è riservata a tutti i cittadini, iscritti al ruolo della tassa rifiuti o tariffa puntuale, che intendono svolgere compostaggio domestico, compresi i coltivatori diretti. Occorre, comunque, la disponibilità di un’area minima di 20 metri quadrati per nucleo familiare, ma tale attività non deve infastidire i confinanti. Inoltre, nel regolamento vengono elencati i diversi metodi per effettuare il compostaggio domestico: compostaggio in cumulo all’aperto, compostiera artigianale auto-costruita, compostaggio in buche, compostiera “prefabbricata”, composter con pallet. Coloro che desiderano accedere alle facilitazioni e sgravi previsti dal comune devono essere inoltre iscritti all’Albo Comunale dei Compostatori. Stessa disposizione è riservata ai condomini che condividono la compostiera.

Nel corso del dibattito di eri sera, la presidente della quarta commissione competente in materia, Rosalba Puma (M5S) è così intervenuta: “I regolamenti che tratteremo questa sera assumono particolare rilevanza anche alla luce delle ultime vicende che hanno riguardato la nostra città, e in generale tutta la regione Sicilia, relativamente alla chiusura della Sicilfert e a tutta una serie di problematiche tecniche che hanno riguardato gli impianti di conferimento dove Alcamo portava l’organico. Ora, è notizia degli ultimi giorni che la Sicilfert dovrebbe rimettersi in moto. Magari, si auspica che la situazione possa ritornare ad una certa regolarità, non dico normalità. C’è anche l’impegno, almeno così ho letto, da parte della Regione di riattivare, penso si stiano muovendo proprio in tal senso, l’iter per la realizzazione dell’impianto di compostaggio a Calatafimi-Segesta. Quello sarà un po’ più a lungo termine mentre tamponiamo con la Sicilfert. E, quindi, tutto questo non ci può far dire che l’argomento di oggi assume veramente una importanza rilevante”. Poi, la consigliera grillina ha aggiunto: “Anche perché è di oggi la notizia dell’arresto di Poalo Arata, ex consulente della Lega per l’energia, e di due alcamesi, Nicastri padre e figlio, per affari che riguardano l’eolico, le fonti rinnovabili, e gli impianti di biometano e, quindi, i rifiuti. Anche questo ci dice che l’argomento rifiuti ci riguarda da vicino e va trattato con estrema priorità”.

La proposta di regolamento non ha convinto Giovanni Calandrino di Sicilia Futura: “Io in commissione mi sono astenuto, come ha detto la mia presidente, perché in questo compostaggio ci credo, ma ci credo poco. Lei già lo sa, gliel’ho sempre manifestata questa cosa. Intanto, perché non c’è incremento rispetto a prima. Si è visto che ci sono 160 e qualcosa (cittadini che praticano il compostaggio ndr), invece, prima erano ancora di più. Poi, tutta questa gente che vuole fare il compostaggio, si trova più fuori la città di Alcamo che dentro la città. Dentro la città sono pochissime le persone che vogliono sicuramente fa compostaggio” ha dichiarato il consigliere. Ed ha continuato: “Poi, se ci sono dei controlli, io sarei disposto. Perché se non ci sono i controlli a che cosa serve il compostaggio se ognuno dice di fare il compostaggio e poi io (in qualità di addetto alla raccolta rifiuti ndr) vado a prendere l’organico? Se ci sono dei controlli io sono sicuro che più in là questa cosa potrebbe pure funzionare”. Anche il capogruppo di SF, Giacomo Sucameli, è intervenuto nella stessa direzione del collega di partito. Secondo il consigliere Sucameli la maggioranza continua a sognare. “Ricordo a tal proposito una canzone di Cenerentola. Chi è che non la conosce? I sogni son desideri. Mi ricorda questa cosa fantastica: che qui si sogna. Praticamente, questa è una città, l’ha dipinta così una delle poche consigliere che stimo tanto, la consigliera Barone, pulita e sistemata. Inviterei una persona che abita oltre Firenze a farsi un giro per questa città e vedere lo stato di degrado. E pensiamo di fare il compostaggio domestico per non so quante persone che hanno questo grado di rispetto per l’ambiente?”, ha affermato l’esponente di Sicilia Futura.

Per l’assessore all’ambiente Vito Lombardo la situazione intorno alla gestione dei rifiuti “È molto complicata, i fatti recenti lo testimoniano, naturalmente dove ci sono soldi. E quelli che girano intorno ai rifiuti in Sicilia sono parecchi. Il Comune di Alcamo sui rifiuti, tra raccolta e smaltimento, spende circa 8 milioni e mezzo di euro ogni anno. Figuriamoci in Sicilia che giro d’affari c’è. Come ho detto più volte, non ci sono solo infiltrazioni di percolato, ma ci sono anche infiltrazioni mafiose e questo è evidente dalle inchieste. È un argomento molto, molto delicato”. Poi, l’esponente della giunta Surdi in merito al compostaggio ha dichiarato: “Se tutti lo facessimo, chi vuole speculare su questo argomento, sui rifiuti, avrebbe naturalmente meno risorse. E questo sarebbe un bel colpo. Non solo per l’importanza della civiltà, dell’educazione ambientale, ma sarebbe un bel colpo a chi specula su questo settore”.

Durante le dichiarazioni di voto sul compostaggio domestico il consigliere comunale Saverio Messana dell’UDC ha affermato di essere soddisfatto della sinergia tra Comune e Regione. Quest’ultima, infatti, con la proroga slittata a luglio consentirà all’ente di poter partecipare all’avviso di cui sopra. Al testo sono stati presentati tre emendamenti. Il primo, a firma Puma +2, è stato votavo con 17 “sì” (12 M5S, Dara, Messana, Camarda, Pitò, Calandrino), nessun “no” e 2 astenuti (Norfo, Sucameli). Il secondo, sottoposto all’Aula Consiglio dalla consigliera Rita Norfo + 6, è stato deliberato all’unanimità. Il terzo, sempre a firma Puma +2, ha trovato d’accordo 18 consiglieri comunali (12 M5S, Dara, Messana, Camarda, Pitò, Norfo, Calandrino). Si è astenuto Sucameli. La votazione sul regolamento per il compostaggio domestico si è così conclusa: favorevoli 17 (12 M5S, Dara, Messana, Camarda, Pitò, Norfo), nessun contrario, 2 astenuti (Calandrino, Sucameli). Per quanto concerne invece il regolamento comunale per la pratica del “compostaggio locale” (compostaggio di prossimità) la sua finalità consiste nella riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti biodegradabili seguendo i principi della Direttiva Europea 2008/98/CE che fissa l’obiettivo del 50% di riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici, ma anche di altra origine, da raggiungere entro l’anno 2020. Dunque, il regolamento si riferisce al compostaggio aerobico di rifiuti biodegradabili, derivanti da “attività agricole e vivaistiche o da cucine, mense, mercati, giardini o parchi, condotto in apparecchiature che hanno una capacità di trattamento non eccedente 80 tonnellate annue e sono destinate esclusivamente al trattamento di rifiuti raccolti nel comune dove i suddetti rifiuti sono prodotti e/o nei comuni confinanti che stipulano una convenzione con il comune ospitante l’apparecchiatura per poter conferire presso la stessa”. Il soggetto che intende attivare un’apparecchiatura per il compostaggio locale deve: nominare un soggetto gestore dell’apparecchiatura; predisporre un regolamento di gestione dell’apparecchiatura, da consegnare al Comune di Alcamo contestualmente alla SCIA; acquisire il parere favorevole da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA). Le utenze che conferiscono direttamente il rifiuto organico presso l’apparecchiatura di compostaggio locale possono richiedere la riduzione tariffaria, secondo le procedure previste nell’art. 10 del regolamento. La riduzione tariffaria sarà determinata annualmente.

La deliberazione sul citato regolamento è terminata con tale risultato: favorevoli 15 consiglieri comunali (12 M5S, Dara, Pitò, Camarda), nessun contrario, 2 astenuti (Norfo, Calandrino). Infine, il regolamento comunale per la pratica del compostaggio di comunità, previsto anch’esso dalle stesse norme comunitarie, è quello effettuato con l’ausilio di un’attrezzatura con una capacità di trattamento non eccedente le 130 Ton/annue, al fine dell’utilizzo del compost prodotto da parte delle utenze conferenti. I soggetti possono essere utenze domestiche e non domestiche associate in un “organismo collettivo” che si impegnano a non conferire al circuito di raccolta pubblica i rifiuti organici prodotti. Tale organismo può essere: un condominio, un’associazione, un consorzio, una società non industriale, ovvero altre forme associative di diritto privato che intendono intraprendere un’attività di compostaggio di comunità. Il Comune di Alcamo può essere socio dell’organismo collettivo. “L’apparecchiatura deve essere ubicata in aree che sono nella disponibilità giuridica dell’organismo collettivo e in ogni caso nelle immediate vicinanze delle utenze conferenti o al massimo entro un chilometro di distanza dalle stesse. Il conferimento del rifiuto organico all’attività di compostaggio di comunità deve essere effettuato autonomamente e direttamente dalle utenze conferenti. L’apparecchiatura poi può essere ubicata in terreni agricoli e demaniali e la sua localizzazione deve essere nota, accessibile e verificabile da parte degli organi di controllo”. L’organismo collettivo dovrà nominare un “Responsabile dell’apparecchiatura”, in possesso di apposito attestato. Per gli organismi collettivi con produzione di rifiuto organico superiore a 1 tonnellata annua, l’apparecchiatura utilizzata nel compostaggio di comunità dovrà essere gestita da un “Conduttore” qualificato. Anche in questo caso è prevista una riduzione della TARI o tariffa puntuale proporzionale ai quantitativi dei rifiuti conferiti nell’apparecchiatura, al netto della quantità di compost fuori specifica prodotto nel processo. L’entità dello sconto viene definita annualmente dal Comune di Alcamo. Questo è stato l’esito della deliberazione: 16 consiglieri favorevoli (12 M5S, Messana, Dara, Pitò e Camarda), nessun voto contrario, 3 astenuti ( Norfo, Calandrino e Sucameli).

Nel corso della seduta consiliare è stata trattata anche l’interrogazione del consigliere comunale Gino Pitò sulla situazione dell’impianto antincendio dell’istituto scolastico Montessori.  Il governo della città, targato 5 stelle, ha predisposto il finanziamento per diversi interventi che riguardano non solo la scuola elementare citata ma anche altri istituti. L’esponente di Abc-Alcamo Cambierà si è dichiarato insoddisfatto dalla risposta, perché ritenuta incompleta, dell’amministrazione comunale.

Linda Ferrara

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