“Aprite quel bagno, devo fare pipì”: lite al Cup dell’ospedale di Mazara (AUDIO)

redazione

“Aprite quel bagno, devo fare pipì”: lite al Cup dell’ospedale di Mazara (AUDIO)

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venerdì 20 Settembre 2019 - 17:22

Mattinata movimenta al Centro di Prenotazione dell’ospedale “Abele Ajello” di Mazara dove, intorno alle ore 9, sono volate parole grosse fra un uomo di circa 70 anni e le impiegate dello sportello. Alcuni presenti hanno raccontato di aver visto il settantenne  avvicinarsi al metronotte (che dovrebbe sorvegliare il sereno svolgimento del servizio) e chiedere la chiave per accedere all’unico bagno dell’ufficio. L’uomo, visibilmente in preda all’urgenza di fare pipì, si è sentito rispondere che non era possibile usare il WC e che poteva tornare a far la fila per non perdere il proprio turno. Ed è proprio in quel momento che l’uomo ha perso la pazienza. “Fate schifo, siete buoni solo per prendere lo stipendio”.

Così avrebbe urlato alla volta del metronotte e delle impiegate al sicuro dietro lo spesso vetro blindato che le separa dal pubblico. In effetti, l’uomo avrebbe addotto come motivazione l’impossibilità di trattenere l’urina e di aver immediatamente bisogno di entrare nel bagno inspiegabilmente chiuso. Perché l’unico servizio igienico del CUP è chiuso a chiave? Perché gli utenti in fila per prenotare o timbrare le ricette devono mettersi a cercare un bagno abbastanza vicino con la paura di perdere il turno? Ricordiamo che solitamente gli avventori di questi uffici ospedalieri sono persone anziane con problemi di deambulazione e con altri seri disturbi di salute come quella ad esempio di non poter trattenere i propri bisogni fisiologici. Alcuni presenti alla bagarre hanno poi sottolineato un’altra inspiegabile “scelta” dell’ufficio sanitario. Il dispenser dei “numeretti” è collocato in prossimità delle scale e troppo vicino alla lunga fila che gli utenti fanno in attesa del proprio turno. Questo è abbastanza pericoloso per chi, come già detto è instabile sulle gambe e magari un po’ distratto a causa dell’età.  Dopo gli insulti però, pare che il WC sia stato aperto con tanto di sferragliar di chiavi tenute al fianco dall’impassibile metronotte. Sollievo fra i presenti che hanno letteralmente assaltato il bagno.

Tiziana Sferruggia

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