Ballottaggio, ennesimo colpo di scena: spunta il “rischio” quorum

redazione

Ballottaggio, ennesimo colpo di scena: spunta il “rischio” quorum

Condividi su:

venerdì 16 Giugno 2017 - 13:45

Non è ancora finita la campagna elettorale “al cardiopalma” a Trapani. C’è un’ultima novità che sta tenendo banco in queste ore: il candidato Girolamo Fazio  – che non ha formalmente ritirato la sua candidatura, impedendo di fatto al terzo arrivato D’Alì di concorrere al ballottaggio con Savona – potrebbe giocarsi un’altra carta: non completando ufficialmente le nomine della sua squadra assessoriale entro i termini previsti, verrebbe automaticamente escluso dal ballottaggio lasciando “in corsa” solo Savona, che a quel punto potrebbe divenire sindaco solo in seguito al raggiungimento del quorum (con il 50% più uno dei votanti rispetto al totale degli aventi diritto al voto). Uno scenario incredibile che potrebbe portare al commissariamento della città e ad eventuali nuove elezioni previste nelle tornate elettorali future (a novembre in accoppiata con le Regionali o addirittura in febbraio o marzo).

L’ipotesi del non raggiungimento del quorum – sempre se Fazio non dovesse entro domani completare la sua squadra assessoriale e dunque restare in gioco al ballottaggio – è quantomai in piedi, considerando anche un aumento dell’astensionismo, dopo che nella prima tornata elettorale si è raggiunto “solo” il 58% . Oltre il superamento del quorum, Savona – per diventare il primo cittadino di Trapani –  dovrebbe ottenere anche il raggiungimento della soglia del 25% degli iscritti nelle liste elettorali.

Dunque si aprono ancora nuovi scenari, in applicazione della legge regionale del 26 agosto 1992 (articolo 9 comma 9*). E tutto sembra essere nelle mani di Fazio che deciderà se completare o meno la squadra assessoriale. Dagli staff dei due candidati arrivano le conferme di questa ennesima possibilità. Ma da Fazio sono abbottonatissimi. “Nessuno di noi sa ancora cosa deciderà – ci dicono – non abbiamo informazioni in merito a questo”.

Salvo nuove svolte, dunque, bisognerà aspettare domani (entro le 14.00), ultima data utile per la consegna ufficiale delle nomine assessoriali.

“Un commissario a Trapani per un anno e questa volta non si potrà dare la colpa ad altri – commenta intanto Piero Savona –  La guerra di potere può arrivare al punto da distruggere la città come potrebbe succedere ?  Si fermano i servizi sociali, si ferma la stagione estiva, salta l’accordo per l’aeroporto, si perdono i finanziamenti europei, si impedisce la rielaborazione del PRG. La stessa logica di avere eletto Damiano per poi demolire il suo operato perché non ha accettato padrini. In ogni caso pagherà Trapani”.

* Qualora, a seguito di dichiarazioni di rinunzia o per qualsiasi altra causa permanga una sola valida candidatura, si procede comunque alla votazione ed il candidato Ë eletto qualora partecipi alla consultazione la maggioranza assoluta degli iscritti nelle liste elettorali ed il candidato risulti votato da almeno il 25 per cento degli iscritti nelle liste elettorali. Ove non venga raggiunto il quorum prescritto, la nuova elezione Ë indetta alla prima tornata elettorale utile dall’accertamento dei risultati. Le funzioni del sindaco e della giunta sono assunte da un commissario nominato secondo l’articolo 55 dell’ordinamento amministrativo degli enti locali (D.L.P. 6/55) approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16

Condividi su: