Settimana del Disco: “Pensieri Verticali”, l’album ironico ed elegante di Stefano Barotti tra echi pop-folk e blues

redazione

Settimana del Disco: “Pensieri Verticali”, l’album ironico ed elegante di Stefano Barotti tra echi pop-folk e blues

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giovedì 26 Luglio 2018 - 07:30

L’etichetta discografica ligure OrangeHomeRecords in collaborazione con la Libreria Mondadori, il quotidiano Marsala C’è ed il portale d’informazione itacanotizie.it, promuovono l’iniziativa “Settimana del Disco”. Uno spazio dedicato alla musica d’autore, ogni giovedì, che cerca di spaziare dal popular al cantautorato, dal folk al rock, dal pop al jazz. Gli album che vi proponiamo li troverete in vendita nel punto Mondadori di Alfredo Bilardello in Piazza della Repubblica.

Questo giovedì vi presentiamo l’album “Pensieri Verticali” del cantautore toscano Stefano Barotti. Elegante, raffinato, anche con un senso “malinconico” dell’ironia. Barotti, con questo lavoro, vuole farci rivivere le stagioni delle parole ed il peso che hanno, espressioni sussurrate, vite vissute, storie intime. In “Pensieri Verticali” c’è un uomo che si guarda allo specchio per rivedersi ragazzo, uno dei due ha più sogni, l’altro la schiena più curva. E non a caso parliamo di stagioni, come ama definirle l’artista toscano, le quattro stagioni dell’amore, dove paradossalmente nel risveglio dei sentimenti i brani si incupiscono per poi ridestarsi timidamente nel torpore di una coperta invernale, perché rialzarsi aiuta a crescere, a diventare grandi. Di contro, sono le passioni ad ardere ed incendiarsi, è qui che prende vita il vero significato dell’esistenza stessa.

A corollario uno stile sì delicato, dove l’essenza della musica per Barotti è il recupero di un certo cantautorato italiano vestito di garbo, che non ristagna ma riesce a fornire al disco un respiro internazionale, ora guardando l’area made in USA, ora strizzando l’occhio ai suoni del Sud. E le chitarre scandiscono il nostro tempo, i nostri mondi paralleli. Ottimi i musicisti che accompagnano Stefano Barotti in questo cammino, un’altra perla prodotta e arrangiata da Raffaele Abbate per OrangeHomeRecords.

Si passa dall’indie folk con la chitarra del musicista e produttore Jono Manson in “L’uomo armadillo” al “Blues del cuoco” frizzante e giocoso; la poetica de “La ragazza” non sembra neanche scritta da un uomo da quanto è delicata e in “Vorrei essere” Barotti sforna sonorità reggae. La leggera “Giudizi non ho” è un vero e proprio singolo, mentre in “a cena con Drake” è un omaggio al geniale artista Nick Drake. In “Nerone” le chitarre ipnotiche infiammano, e proprio il caso di dirlo, il brano, e in “Cuore danzante” c’è una sonorità brit-pop. Il penultimo brano invece è “Sulla pietra e sul pane sfidando II” che vede la chitarra di De Bernardi toccare punte tuareg su una base pop-rock molto convincente. Poi nella seconda parte di questo 1 minuto e 45 appena, l’assolo diventa sempre più blueseggiante, davvero una boccata d’ossigeno…

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