Birgi, Fit Cisl preoccupata per il futuro dei lavoratori. “Pronti alla mobilitazione”

redazione

Birgi, Fit Cisl preoccupata per il futuro dei lavoratori. “Pronti alla mobilitazione”

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lunedì 02 Settembre 2019 - 16:14

Anche l’estate, com’era prevedibile, sta confermando il trend negativo di Birgi. Dai dati di Assaeroporti è emerso che presso lo scalo trapanese si è registrato un calo di passeggeri del 6,8% nel mese di luglio rispetto allo stesso periodo del 2018. Complessivamente, nei primi sette mesi del 2019, la flessione è stata dell’11,7%. Il problema dei flussi si lega inevitabilmente anche alle incertezze sul futuro dei dipendenti di Airgest. Ed è qui che si inserisce la presa di posizione del sindacato del settore trasporti Fit Cisl Sicilia, intervenuto attraverso una nota congiunta firmata dal segretario generale Dionisio Giordano e dal segretario regionale Antonio dei Bardi. “E’ necessario fissare urgentemente punti certi sul futuro dello scalo Trapani Birgi, attendiamo ancora l’incontro con la Regione, che era stato fissato e poi rinviato lo scorso 6 agosto. Se il tavolo non verrà presto riconvocato, porteremo i lavoratori a protestare a Palermo”.

I due sindacalisti sottolineano ancora: “Il traffico passeggeri è in caduta libera, il neo presidente del gestore Airgest, Ombra ha annunciato che le risorse economiche disponibili copriranno i costi societari fino ad ottobre, in assenza di fatti nuovi, sarà necessario il ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori. Si aggravano dunque  le condizioni economiche dello scalo che da oltre un anno registra serie difficoltà che hanno tra l’altro indotto la Regione siciliana, azionista quasi unico, a ricapitalizzare con poco più di 11 milioni di euro, già nel 2018”. “Le segreterie regionali dei tre sindacati confederali hanno provato a discutere con il governo regionale, intercettato a più riprese per un apposito incontro, ma sia il presidente Musumeci che l’assessore ai trasporti Falcone non hanno avuto ancora il tempo di trattare adeguatamente il tema”. “In realtà – proseguono – il governatore ha fatto susseguire nel tempo una serie di dichiarazioni rassicuranti, prima un presunto accordo con Gesap Palermo, poi con Sac di Catania, ma le dichiarazioni della società di Trapani certificano la mancata realizzazione di questi impegni e i seri rischi per i lavoratori. Senza ulteriore indugio la Regione convochi le parti. Siamo pronti alla mobilitazione”.

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