Rieducazione e condizioni preoccupanti in carcere, le Camere Penali domani si astengono dalle udienze

redazione

Rieducazione e condizioni preoccupanti in carcere, le Camere Penali domani si astengono dalle udienze

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lunedì 08 Luglio 2019 - 09:54

L’Unione delle Camere Penali Italiane domani si asterranno dalle udienze. Anche a Marsala i penalisti non si esimono. Queste le parole del Presidente della Camera Penale di Marsala “On. avv. Stefano Pellegrino”, l’avvocato Giacomo Frazzitta: “L’esecuzione penale in Italia è in un vicolo cieco con una costante e continua violazione dei diritti umani. L’attuale Governo dimostra ancora una volta di seguire la pancia del paese e non i principi sanciti dalla Costituzione che pretendono la rieducazione del detenuto. Le parole che invece circolano sono caratterizzate da un lessico da strada oltre che da una irriverenza ai principi costituzionali, poichè si sente troppo spesso dire: che marciscano in carcere”.

Infatti nel 2018 sono morti 148 detenuti, tra questi ben 67 suicidi. Nel 2019, ad oggi, 60 morti, tra questi 20 suicidi. La media è quella di un decesso ogni 3 giorni. “Ma bisogna ricordare a tutti che il carcere deve rieducare in un paese che si reputi democratico – così dichiara il vice presidente della Camera Penale, Francesco Moceri -, e invece si assiste alla disumana convivenza di più persone in celle umide, insalubri, caratterizzate da pessime condizioni igieniche, con un aumento di virus e malattie, che con l’attuale caldo estivo trovano ulteriore possibilità di propagarsi, mentre il DAP si preoccupa di diramare una circolare sull’uso della televisione (7 ore per notte), che tuteli la quiete negli istituti penitenziari per incentivare “salubri ritmi sonno-veglia”.

Si punta quindi il dito anche su una condizione carceraria che oltre alla perdita della libertà pregiudica irreversibilmente la dignità, il diritto alla salute ed il diritto alla vita del detenuto, senza distinzione di gravità del delitto commesso, come ribadito di recente dalla sentenza “Viola c. Italia” della CEDU sull’abnormità dell’ergastolo ostativo. I due vertici della Camera Penale del Tribunale di Marsala, affermano in sintesi che la situazione attuale è sfociata in rivolte all’interno di numerosi istituti di pena. Trento, Rieti, Sanremo, Spoleto, Campobasso, Agrigento, Trapani, Barcellona, Poggioreale che vanno ritenuti gravi campanelli di allarme. “I detenuti italiani, sono esasperati per la mancanza di acqua o per il mancato soccorso ad un malato grave. Per questi motivi è stato indetto un giorno di astensione dalle udienze penali, sperando che la forza dell’Unione Cemere Penali Italiane possa sensibilizzare sui temi della condizione carceraria facendo rivalutare al governo le scelte nell’ambito dell’esecuzione penale”, affermano Frazzitta e Moceri.

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