Chi fermerà la musica? A Marsala in pieno centro le Forze dell’Ordine. Si attende un’estate “calda”

redazione

Chi fermerà la musica? A Marsala in pieno centro le Forze dell’Ordine. Si attende un’estate “calda”

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sabato 15 Giugno 2019 - 09:58

L’estate ormai è entrata a pieno regime, nonostante qualche goccia serale che fa solo bene per rinfrescare il caldo afoso che ha preso il posto a quel fresco molto pungente che sembrava non abbandonarci. E come ogni estate arriva lo “Stop alla musica”. Un pò come nel telemarketing, quando in tv urlano “stop alle telefonate”.

E’ quello che è accaduto ieri sera nei locali del centro storico che si apprestavano a far suonare i tanti musicisti che la nostra Città offre. Negli scorsi anni abbiamo assistito a tutto, anche al sequestro di strumenti musicali acustici a una band, quando la legge in materia prevede invece il sequestro solo della strumentazione che consente il collegamento all’amplificazione. A qualcuno la musica in centro storico a Marsala da fastidio. Disturba. E non importa se sia metal, pop o jazz. Disturba. Punto.

Ieri sera, dicevamo, da Piazza del Popolo all’Antico Mercato e in altri locali del centro lilybetano che passavano musica o in cui suonavano le band, sono intervenuti i Carabinieri, i Vigili urbani per effettuare dei controlli e le band hanno dovuto smettere di allietare gli “avventori” dei locali che, mossi da buona musica, vanno, consumano e… gira l’economia. Funziona così almeno. Ad intervenire è stato anche l’Ispettorato del Lavoro per gli opportuni controlli in materia. Ovviamente i controlli è giusto che vengano eseguiti per evitare irregolarità, illeciti, lavoro nero, indubbiamente. Dal punto di vista delle emissioni sonore, inoltre, la legge prevede che locali, bar o pub che diffondono musica in cassa o che fanno suonare dei musicisti, o anche solo un ‘chitarra e voce’, devono dotarsi dell’apposito apparacchio fonometrico per misurare l’inquinamento acustico.

Certo che, il massimo di decibel che si possono raggiungere – e che possono variare di poco rispetto alla legge grazie ai regolamenti comunali – è di 55 db, e ciò cambia a seconda la zona (aumenta nelle zone industriali). 55 decibel equivalgono quasi al suono di un condizionatore acceso in casa. Quindi un battito di mani sfora! Allora forse la legge dovrebbe essere da rivedere.

Ieri sera la musica è stata fermata, per questo e per tanti altri motivi, anche giusti. Il rispetto della legge è fondamentale. Ma sul fronte prettamente musicale dobbiamo aspettarci un’estate calda… molto calda.

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