Chiuso un lido a Guidaloca, illeciti in altre strutture dell’alcamese

redazione

Chiuso un lido a Guidaloca, illeciti in altre strutture dell’alcamese

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venerdì 14 Giugno 2019 - 11:53

In questi giorni i Carabinieri della Compagnia di Alcamo sono stati impegnati, unitamente ai Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione di Palermo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani, in una serie di controlli agli stabilimenti balneari del litorale, in vista dell’imminente stagione estiva.

Nella giornata del 12 giugno i militari hanno ispezionato numerosi lidi della zona accertando, presso alcuni di questi, diversi illeciti amministrativi, sanzionati per un ammontare complessivo di 6000 €, per il mancato rispetto delle prescrizioni relative ai requisiti e alle procedure di autocontrollo.

In particolare, presso uno dei lidi ispezionati è stata riscontrata l’inadeguatezza del locale adibito a spogliatoio del personale, in un secondo lido è stato rilevato il mancato aggiornamento delle registrazioni delle operazioni di autocontrollo e la mancata esibizione dell’attestato di alimentarista da parte del personale preposto, mentre in un terzo stabilimento veniva accertata, oltre alla mancata esibizione dell’attestato di alimentarista, anche l’inadeguatezza igienico sanitaria del locale cucina.

Nel corso del servizio, i Carabinieri si sono recati nuovamente presso uno stabilimento balneare a Guidaloca, già oggetto di controllo circa una settimana fa, al fine di verificare il rispetto dell’“ordinanza di chiusura attività con effetto immediato e a tempo indeterminato”, emessa a termine dell’ispezione, per le gravi violazioni che erano emerse, quali la mancanza di registrazioni sanitarie, l’assenza delle autorizzazioni necessarie ai fini della somministrazione di cibi e bevande nonché l’omesso conseguimento della licenza per lo svolgimento dell’attività. Giunti sul posto, i militari hanno scoperto che il lido era regolarmente aperto ed ancora funzionante, per tanto hanno deferito il proprietario in stato di libertà all’autorità giudiziaria per non aver rispettato l’ordine di chiusura a lui imposto, oltre ad intimare l’immediata chiusura dello stabilimento.

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