Condannati gli estorsori denunciati dal presidente di Confindustria Trapani

Vincenzo Figlioli

Condannati gli estorsori denunciati dal presidente di Confindustria Trapani

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mercoledì 11 Giugno 2014 - 17:28

Il gup Giangaspare Camerini ha condannato per estorsione Mariano Asaro, Fausto Pennolino e Gaspare Mulè. I tre erano accusati di estorsione e tentata estorsione aggravate dalla modalità mafiosa. Il procedimento giudiziario aveva preso le mosse dalla denuncia del presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno, che dopo aver ereditato l’azienda di famiglia (la Agesp spa, attiva nel campo dei rifiuti) si era ritrovato ad affrontare le richieste di estorsione della mafia locale.

Nel 2005 Bongiorno avrebbe consegnato 10 mila euro a Mulè, che si era presentato quale rappresentante dei boss. Le pressioni criminali sarebbero andate avanti fino ad aprile 2007. Poi un lungo periodo di pausa, poiché i suoi estorsori vengono arrestati e condannati per il loro organico inserimento nell’associazione mafiosa. Nel frattempo era arrivata la svolta anti – racket di Confindustria Sicilia , fortemente voluta dall’ex presidente degli industriali isolani Ivan Lo Bello. Così, lo scorso anno, quando Mulè e i suoi uomini tornarono a farsi vivi, Bongiorno (che nel frattempo era stato eletto alla guida degli imprenditori trapanesi) si convinse a dire di “no” alle richieste criminali e a denunciare i suoi estorsori.

Soddisfazione per la sentenza emessa dal GUP di Palermo è stata espressa dal presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura di Trapani, Paolo Salerno. “E’ la prova – ha dichiarato Salerno – che anche in un territorio difficile come il nostro si può spezzare la morsa oppressiva delle estorsioni e che lo Stato, attraverso le Forze di Polizia e la Magistratura, è sempre più vicino alla società civile e all’imprenditoria sana. La recente sentenza di condanna – prosegue il Presidente dell’Antiracket Trapani – ci incoraggia a proseguire l’impegno della nostra associazione per una sempre maggiore tutela del libero esercizio dell’iniziativa economica garantita dall’articolo 41 della Costituzione nonché per la diffusione di una maggiore cultura della legalità presupposto imprescindibile di sviluppo socio economico del territorio”.

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