Continua a riscuotere consensi il biodigestore che trasforma lorganico in fertilizzante. Maltese: “Per i possessori chiediamo sgravi Tari”

redazione

Continua a riscuotere consensi il biodigestore che trasforma lorganico in fertilizzante. Maltese: “Per i possessori chiediamo sgravi Tari”

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lunedì 20 Maggio 2019 - 17:46

Ogni anno in ltalia si producono circa 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani: significa che ogni cittadino italiano produce in un anno 540 kg di rifiuti urbani, pari a 1,.48 kg al giorno. Il 37% dei rifiuti prodotti è costituito dalla frazione organica compreso scarti di cucina e sfalci di giardinaggio. Sul territorio di Marsala, è nata una nuova ed innovativa start up nel campo agricolo: la Nuovi Mille, che si sta occupando di diffondere un modello di biodigestione casalingo, di produzione israeliana, che permette agli utenti di poter smaltire la frazione organica, subito e sul luogo dove vengono prodotti, con indubbi vantaggi economici ambientali.

“Considerato che la riduzione tariffaria è fissata con Regolamento Comunale e sarà determinata annualmente – afferma l’amministratore Gianfranco Maltese -, contestualmente all’approvazione del Piano Economico Finanziario, sarebbe opportuno che per tutti gli utenti del territorio marsalese che sceglieranno di dotarsi del biodigestore Homebiogas venga riconosciuta adeguata detrazione sull’intero ammontare della TARI”. In questo modo, afferma sempre Maltese, gli agricoltori che vorranno autoprodursi il fertilizzante liquido ed energia da fonte rinnovabile (che produce anche oltre 1 metro cubo di biogas), potranno essere gli attori sul territorio che sapranno risolvere il problema della trasformazione dell’organico, una soluzione non indifferente. In pratica in questo modo il rifiuto organico si trasforma in fertilizzante, riducendo l’uso di concimi chimici e pesticidi e, di conseguenza, si ridurrà anche il quantitativo di umido da smaltire e i costi per smaltirlo.

Due unità istallate presso aziende agricole di Marsala e Caltagirone hanno iniziato la produzione di biogas e fertilizzante dopo sole 2 settimane. Altri due sistemi sono stati installati presso la scuola elementare “Giuseppe Verdi” di Marsala e l’Istituto Tecnico Agrario “Abele Damiani”, all’interno del progetto educativo “Lavoisier”, premiato nell’ambito del progetto nazionale “Sicilia Munnizza Free”. I biodigestori saranno alimentati dagli scarti di cibo. Un ulteriore sistema presso della comunità Danisinni di Palermo a servizio della fattoria, è stato oggetto di numerosi incontri con l’assessore Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Alberto Pierobon. Il marsalese Mario Ragusa, funzionario direttivo dell’Istituto regionale Vini e Oli di Sicili  e da anni sostenitore di progetti innovativi in campo energetico, è stato l’altro fondatore della Start Up che, tra le varie tappe per arrivare fin qui, è riuscita ad inserire il biodigestore all’interno del tanto discusso Paes del Comune di Marsala.

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