Convenzioni di circolo del Pd, al voto 17 circoli su 21. Campagna: “Non si giochi con i regolamenti”

redazione

Convenzioni di circolo del Pd, al voto 17 circoli su 21. Campagna: “Non si giochi con i regolamenti”

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domenica 27 Gennaio 2019 - 13:22

Alla fine sono stati 17 circoli su 21 ad andare al voto in provincia di Trapani. Un esito destinato a lasciare non pochi strascichi, come appare evidente anche dalla nota ufficiale della Federazione di Trapani, a firma del segretario provinciale Marco Campagna.

“Le convenzioni comunali andavano fatte per rispetto delle iscritte e degli iscritti del Partito Democratico che hanno il diritto di scegliere il proprio segretario nazionale, come sta avvenendo in tutta Italia e nonostante una scelta incomprensibile, 17 circoli su 21 sono andati al voto. Dispiace che il voto sia avvenuto in queste condizioni e per precisa responsabilità di pochi, ma noi che abbiamo sempre messo davanti la nostra comunità politica rispetto alle aree politiche, ancora una volta e con senso di responsabilità, abbiamo garantito il voto. Nei quattro circoli in cui non si è votato (Trapani, Erice, Petrosino e Mazara) tutto ciò è avvenuto per imposizione del delegato della commissione provinciale o del Segretario di circolo, senza una discussione che permettesse agli iscritti di capire e poter decidere. In un momento così difficile per il paese non è consentito a nessuno di “giocare” con i regolamenti per interesse personale, il partito democratico è delle iscritte e degli iscritti e sempre così sarà. Ringraziamo tutte le iscritte e gli iscritti che nonostante tutto si sono recati nei circoli con la voglia di ascoltare e confrontarsi e che hanno espresso liberamente il proprio voto. I risultati ci dicono che: Zingaretti 84,5%; Martina 9,5%; Giachetti 6%. Provvederemo ora a convocare tutti i delegati per la convenzione provinciale”.


Dopo i colpi di scena di ieri, la celebrazione delle Convenzioni di circolo del Pd in provincia di Trapani sta procedendo tra non poche polemiche, nel segno di una spaccatura sempre più evidente tra le due principali aree dem (riferibili allo stato attuale ai candidati alla segreteria nazionale Zingaretti e Martina), senza dimenticare le scorie lasciate dalla designazione alla guida regionale del partito da parte di Davide Faraone dopo il ritiro di Teresa Piccione.

Nonostante lo stop da parte della Commissione Regionale allo stato attuale sono andati al voto 15 circoli su 21. Non si è votato a Erice e Paceco, dove il partito non ha una segreteria e il delegato regionale si è adeguato alle direttive palermitane; non si è votato a Petrosino, Mazara e Trapani per scelta dei segretari. La decisione presa nel capoluogo da Francesco Brillante non è stata però ben accolta da una parte del partito e dai Giovani Democratici, che hanno lanciato per questo pomeriggio alle 16 un’autoconvocazione all’Hotel Tirreno “a dimostrazione che il circolo Pd e i Gd di Trapani vogliono votare e hanno il diritto a farlo, possibilità che non può essere negata a monte di eventuali verifiche di regolarità”. Stamattina si è votato anche al circolo di Marsala, dove si è registrato un consenso unanime per la candidatura di Nicola Zingaretti. Non si sono presentati al circolo i sostenitori dell’area Martina e tanti iscritti che si sono semplicemente adeguati alle indicazioni ricevute ieri. Naturalmente, tutto ciò sta scatenando non poche discussioni interne sull’esito della Convenzione. “Nonostante qualche colpo di testa della segreteria regionale – afferma Rino Ragona – abbiamo votato regolarmente, abbiamo accolto chi vuole tesserarsi, annotando i loro nomi su un elenco in attesa che ci facciano avere le tessere”.

Questa la nota sottoscritta da Gaspare  Galfano, Rosa Alba Mezzapelle, Fabrizio Alloro, Rosario Rino Ragona, Angelo Di Girolamo, Antonino Passalacqua: “Noi iscritti del Partito Democratico di Marsala, questa mattina, così come era stato comunicato dal delegato della commissione, ci siamo presentati al Circolo per esercitare il nostro diritto di voto e scegliere il segretario nazionale del Partito Democratico. Dopo non aver avuto la possibilità di votare per il segretario regionale, ora ci viene negata anche la possibilità di votare quello nazionale, per una scelta assurda, addebitabile ad un esponente della commissione regionale che, senza alcuna spiegazione sospende il voto. Gli esponenti dell’area Zingaretti pur contenendo la regolarità della commissione, con senso di responsabilità, non hanno mai chiesto la sospensione del voto, proprio per rispetto delle iscritte e degli iscritti che non sono cose. La sensazione è che qualcuno nel partito democratico non vuole misurarsi e cerca il pretesto per “vincere a tavolino”… noi non ci stiamo, il Pd e degli iscritti!”.

La situazione di caos, come abbiamo spiegato ieri, si è determinata dopo che il rappresentante della CRC Giuseppe Bruno aveva fatto sapere che visto il ricorso presentato dall’area Zingaretti rispetto alla composizione della CPC le Convenzioni in provincia di Trapani dovevano considerarsi sospese. Dall’area Zingaretti hanno però risposto che la loro azione non mirava a mettere in discussione il voto previsto in questo fine settimana nei circoli del trapanese. Ne è uscito fuori uno scenario surreale che ha visto gran parte dei sostenitori locali di Maurizio Martina disertare le Convenzioni e i sostenitori del governatore del Lazio partecipare regolarmente al voto. La parola, nelle prossime ore, tornerà verosimilmente a Palermo o, addirittura, a Roma per capire come si dovrà procedere.

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