Diffamò il giornalista Rino Giacalone, condannata l’emittente Telesud

redazione

Diffamò il giornalista Rino Giacalone, condannata l’emittente Telesud

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venerdì 22 Novembre 2019 - 20:31

Il giudice del Tribunale di Trapani Anna Loredana Ciulla ha condannato in primo grado l’emittente Telesud per aver diffamato il giornalista Rino Giacalone. La vicenda risale al 2 maggio del 2015, quando nel corso dell’edizione delle 13.45, un servizio del giornalista Luigi Todaro aveva dato notizia di un’indagine nei confronti di Giacalone per tentata estorsione e millantato credito. Nella stessa edizione del tg era stato trasmesso un editoriale dell’editore dell’emittente Telesud, Massimo Marino, che aveva confermato l’esistenza dell’indagine. Naturalmente, lo stesso servizio fu riproposto anche nelle consuete repliche del notiziario e nelle edizioni successive previste dal palinsesto giornaliero. Nei mesi successivi è però emerso che Giacalone non risultava indagato per le citate ipotesi di reato. Da qui, la decisione del giornalista trapanese, molto noto anche a livello nazionale per le sue inchieste antimafia, di querelare l’emittente, l’editore e il collega autore del servizio che sono stati adesso condannati in primo grado a pagare una somma di 25mila euro di risarcimento danni per diffamazione. “L’articolo contestato – scrive il giudice Ciulla – ha fornito ai lettori una prospettazione dei fatti incompleta e non rispondente al vero: nel bilanciamento tra diritto alla reputazione da un lato e diritto di cronaca dall’altro deve prevalere il primo, mancando un fondamentale requisito per l’esercizio legittimo del secondo”.

Questo il commento di Rino Giacalone sulla vicenda: “Hanno sofferto i miei cari, i tanti amici veri, anche persone che non conoscevo ma che si sono fatte conoscere, Oggi tutti assieme abbiamo vinto ottenendo Giustizia e sopratutto la verità contro le menzogne. Grazie ai miei avvocati, Peppe Marino e Roberto Natoli”.
“Prendo atto della sentenza; con serenità, rispettandola. Mi sembra, tuttavia, che il Giudice non abbia minimante tenuto conto delle nostre pubblicazioni di rettifica richieste, tutte, sempre ed integrali”, replica l’editore di Telesud Massimo Marino, che verosimilmente ricorrerà in appello contro la sentenza di primo grado.

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