Elezioni a Trapani: appelli e un lungo corteo per il voto. L’assessore regionale Lantieri: “senza sindaco, commissariato anche il consiglio comunale”

redazione

Elezioni a Trapani: appelli e un lungo corteo per il voto. L’assessore regionale Lantieri: “senza sindaco, commissariato anche il consiglio comunale”

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giovedì 22 Giugno 2017 - 12:09

Sono state tante, circa un migliaio, le persone che si sono riversate nelle strade del centro storico di Trapani ieri sera in occasione della manifestazione “Non fermiAMO la città” promossa spontaneamente da alcuni cittadini per scongiurare il commissariamento in caso della mancata vittoria di Piero Savona, unico candidato a Sindaco.

Gli appelli al voto sono tanti, c’è chi invita i cittadini alle urne per evitare il commissariamento della città e chi è a sostegno di Savona, rimasto suo malgrado unico candidato, dopo il ritiro dalla competizione di Girolamo Fazio. In testa al corteo ieri, che si è snodato per le vie del centro storico per poi giungere davanti la sede del comune c’erano anche tanti sindaci, deputati e rappresentanti sindacali del trapanese. “Una serata importante per la democrazia della città che testimonia che i cittadini devono essere rappresentati da una amministrazione legittimamente eletta e non da un commissario che interromperebbe inevitabilmente la programmazione economica della città bloccando lo sviluppo”  ha detto Piero Savona, che questa sera chiuderà la sua campagna in compagnia fra gli altri del neo eletto sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

Il corteo "Non fermiAMO la città"

Il corteo “Non fermiAMO la città”

E’ ancora giallo invece sul futuro della città in caso di commissariamento. Al momento ci sono solo diverse interpretazioni delle leggi regionali sulla possibilità che il consiglio comunale si insedi o meno. Mentre da Forza Italia danno per certa la possibilità che il neo eletto consiglio “sopravviva” al commissariamento, negli ambienti del Pd si sostiene l’esatto opposto: e cioè che ci sia un nesso inscindibile fra elezione del consiglio ed elezione del sindaco, pertanto il mancato insediamento del Sindaco provocherà un doppio commissariamento (sindaco e consiglio) fino a nuove elezioni.

In realtà fino a stamattina gli organi competenti non si erano ancora pronunciati sull’interpretazione delle norme regionali in materia. “Insieme alla Regione, organo deputato a decidere sulla questione, stiamo facendo alcune valutazioni – ci ha detto oggi il Segretario generale del Comune di Trapani Raimondo Liotta ma vedremo il da farsi solo quando si verificherà  questo scenario (il Commissariamento, ndr). Prima non intendiamo fare valutazioni di questo genere, auspicando però che i trapanesi vadano a votare e che il quorum venga raggiunto”. 

A fare chiarezza nelle ultimissime ore, sarebbero le dichiarazioni dell’assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica Luisa Lantieri, che al portale di informazione “Meridionews” ha affermato: “Senza sindaco, anche il consiglio comunale verrà commissariato, non c’è alcun dubbio. La legge parla chiaro: se Savona non verrà eletto, non potrà esserci alcun consiglio comunale, anche questo verrebbe commissariato».

Nel frattempo se consiglieri di Forza Italia ed eletti nelle liste di Fazio invitano al non voto (tramite sms, appelli o visite casa per casa) non mancano invece gli appelli al voto da parte di sindacati, istituzioni, associazioni e liberi cittadini.

Il vescovo di Trapani monsignor Pietro Maria Fragnelli, al termine della celebrazione del Corpus Domini, sebbene non abbia dato nessuna indicazione esplicita (“non è mio compito offrire indicazioni tecniche, politiche o giuridiche”), ha esortato i Trapanesi all’attivismo, invitando i laici “che hanno una formazione cristiana autentica” a un impegno ben preciso: “Assumersi le proprie responsabilità a tutti i livelli”.

“Vogliamo chiedervi una mobilitazione generale, non per disperazione, cari cittadini trapanesi, ma per tenere viva la fiamma dei nostri ideali – scrivono in una nota i Giovani democratici di Trapani – Vogliamo chiedervelo in virtù del sentimento di appartenenza che ci lega alle istituzioni. Vogliamo chiedervelo perché vorremmo che, almeno oggi, cari trapanesi, prendiate una posizione e non stiate sempre “tra color che son sospesi”. Vogliamo chiedervelo perché quando manca la possibilità di scegliere, il rischio che si corre è la tirannia. (…). Diritto al voto, in senso più ampio, significa esprimersi, prendere una posizione di garanzia nella confronti della Nostra e inderogabile Cosa pubblica. Non vogliamo parlarvi di quel fattaccio increscioso che sta investendo la città che amiamo, né tanto meno vogliamo enunciarvi tutte le caratteristiche spregevoli che potrebbe avere il nostro avversario politico. Siamo uomini; siamo uomini politici e per quanto disinteressati, oggi, abbiamo il dovere e il sacrosanto diritto di prendere una posizione. Vogliamo farvi una sola richiesta: Legittimare quello che di più legittimo c’è, quale strumento di espressione, ovvero le Votazioni”.

“Recarsi alle urne vuol dire esercitare un diritto democratico, ma in un contesto così complesso e delicato e’ chiedere ai cittadini trapanesi di non abdicare al diritto a essere amministrati facendo in modo che allo sviluppo economico del territorio, già martoriato dalla crisi, non si frapponga un ulteriore ostacolo”.

Sono le parole dei segretari generali della Cgil di Trapani Filippo Cutrona, della Uil Eugenio Tumbarello e della Cisl Palermo-Trapani Mimmo Milazzo che sono scesi in campo per sostenere il voto e chiedere ai cittadini di scongiurare la drammatica situazione del commissariamento che avrebbe pesanti ripercussioni sul tessuto produttivo, economico, sociale e culturale della città.
“È indispensabile – dicono Cutrona, Tumbarello e Milazzo – che si comprenda appieno cosa accadrebbe se il Comune fosse commissariato, ovvero una paralisi di circa un anno dell’amministrazione che si limiterebbe a svolgere solo le funzioni ordinarie. Trapani non può fermarsi e neppure le cittadine e i cittadini che hanno bisogno di risposte concrete in termini di lavoro e di sviluppo”.

“Dal nostro piccolo, invitiamo tutti i trapanesi a recarsi alle urne domenica 25 giugno – afferma il Segretario PD Pantelleria Giuseppe La Francesca – Occorre una partecipazione consapevole per esercitare un diritto democratico, ma soprattutto bisogna sostenere con forza il voto al ballottaggio. Ecco perché chiediamo ai cittadini trapanesi di scongiurare il commissariamento della loro città, che comporterà lo svolgimento delle sole funzioni ordinarie, quando invece la città di Trapani ha bisogno di programmare sin da subito il suo futuro. Trapani, come Pantelleria al centro del mediterraneo, non può fermarsi, ecco perché merita un Sindaco, ma soprattutto merita Pietro Savona Sindaco!”

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