Galfano smentisce la sua adesione, ma la Lega a Marsala punta in alto

Vincenzo Figlioli

Galfano smentisce la sua adesione, ma la Lega a Marsala punta in alto

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domenica 20 Gennaio 2019 - 14:32

Da alcuni giorni l’apertura di un secondo circolo della Lega di Matteo Salvini a Marsala sta facendo molto discutere l’opinione pubblica cittadina. I sostenitori del vicepremier lombardo che ostentano soddisfazione per l’attivismo dei leghisti siciliani in vista delle prossime elezioni europee, senza dimenticare le amministrative del 2020. L’appuntamento elettorale del 26 maggio, come abbiamo scritto anche altre volte, sarà uno snodo cruciale per l’Unione Europea e i partiti di governo, fortemente critici nei confronti di Bruxelles, stanno affilando le armi per raccogliere quanti più consensi possibili. La Lega al Sud, eccetto qualche estemporaneo exploit, ha sempre fatto fatica a convincere l’elettorato delle sue intenzioni. Anche a Marsala, nel 2015, la candidatura a sindaco di Vito Armato si fermò a circa 500 preferenze e l’arrivo di Matteo Salvini per un comizio in via Roma scatenò la contestazione di diversi cittadini, convincendo l’attuale Ministro degli Interni a non scendere dall’auto che lo aveva accompagnato fino al luogo dell’iniziativa. A distanza di tre anni e mezzo, resta in piedi il gruppo costituito da Vito Armato a cui adesso se ne aggiunge un secondo, presentato alla città a margine dell’iniziativa dedicata all’aeroporto di Birgi dalla Lega. Non ne fa parte, come riferito dal comunicato ufficiale del responsabile enti locali Igor Gelarda, l’imprenditore marsalese Danilo Galfano, che ha inviato alla nostra redazione una nota in cui smentisce quanto gli viene attribuito: “La foto in questione è relativa ad una interessante conferenza stampa tenutasi giorni fa presso il complesso monumentale S. Pietro riguardo il destino del nostro aeroporto, argomento che come a tanti mi sta a cuore. Tale mia partecipazione nulla ha a che vedere con la costituzione del circolo della lega come invece erroneamente indicato nell’articolo”.

Al di là della presenza di Galfano, la nota fa riferimento anche a Giuseppe Fornich, Baldo Venezia e Francesco Perri, perché come si evidenzia anche nell’acceso dibattito sui social, c’è anche chi vede nella Lega il partito che rappresenta la continuità con idee e programmi della destra italiana o chi, semplicemente, simpatizza per Matteo Salvini o condivide le sue posizioni sui migranti.

Gran parte dell’attenzione mediatica, naturalmente, è andata a quei neo esponenti leghisti che in passato hanno avuto ruoli di primo piano con altre formazioni politiche. Il comunicato in oggetto cita Fanny Montalto (ex consigliere comunale e moglie del compianto sindaco socialista Enzo Genna), designata alla presidenza di questo secondo circolo e l’ex coordinatore di Forza Italia Michele De Bonis, fino al 2014 sostenitore della giunta Adamo (in cui era assessore la moglie Patrizia Montalto) in una coalizione che comprendeva anche il Partito Democratico. Ciò a testimonianza del mandato conferito dai vertici nazionali ai referenti meridionali di allargare il bacino anche ai transfughi provenienti da altri partiti. Del resto, anche Vito Armato aveva alle spalle altre esperienze politiche, così come Alessandro Pagano (un altro dei leader siciliani della Lega), proviene dal Nuovo Centro Destra di Alfano, dopo una lunga militanza tra le file di Forza Italia. Mentre il responsabile enti locali Igor Gelarda arriva addirittura dal Movimento 5 Stelle, con cui era stato eletto consigliere comunale a Palermo prima di essere folgorato dalla stella di Matteo Salvini. A questo punto, c’è da aspettarsi che anche qualche inquilino di Sala delle Lapidi aderisca al progetto leghista, come già avvenuto in diverse assemblee comunali nel trapanese (dal capoluogo a Mazara). A Partanna, proprio in queste ore, è stata ratificata l’adesione della vicepresidente del Consiglio comunale Mimma Amari.

Nulla di nuovo, per carità: gran parte dei partiti hanno visto nel Sud un bacino elettorale potenzialmente decisivo per spostare gli equilibri nazionali e dai tempi della Democrazia Cristiana fino al Pd, la tendenza al trasformismo è stata applicata costantemente per ragioni di real politik, magari accreditandosi presso quei ceti produttivi verso cui, in queste settimane, anche la Lega sta mostrando maggiore attenzione. Non a caso, l’ex presidente di Airgest Salvatore Ombra è stato il principale protagonista dell’iniziativa che la Lega ha dedicato lunedì scorso all’aeroporto di Birgi. Lecito immaginare che i dirigenti regionali del Carroccio gli abbiano potuto prospettare altro, anche se Ombra ha ufficialmente escluso di essere il prossimo candidato sindaco della Lega.

Al di là dei consensi, si registrano anche diverse critiche nei confronti delle adesioni al progetto leghista, a testimonianza che le prese di posizione anti meridionaliste che Salvini e il suo movimento hanno portato avanti per tanti anni restano ancora difficilmente digeribili agli occhi di una parte consistente dell’opinione pubblica.

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