Gap

redazione

Apertura

Gap

Condividi su:

venerdì 15 Giugno 2018 - 07:30

Spesso, e per il vero è un dato di fatto, chi dal Nord viene al Sud per un qualsivoglia motivo (non solo per trascorrere le proprie vacanze), trova in via generale dei prezzi abbastanza vantaggiosi nei nostri bar, ristoranti, negozi. Anche gli affitti sono meno cari rispetto ad altre realtà dell’Italia centro-settentrionale. Capita di ascoltare commenti del tipo “ma da voi è meno caro”. Stereotipi a parte, il confronto, come dicevamo, con altre aree geografiche del nostro Paese non regge proprio. Ma, a contorno di questi aspetti che solo apparentemente sono positivi, che quasi di facciata rendono questo Sud “vivibile”, ci sono altri punti di vista da considerare. Frequente è l’appellativo di “Italia a due velocità”, di divario tecnologico, di strumenti necessari, di mezzi e strutture. Niente di più vero.
Un facile esempio: Roma-Milano in treno non è neanche 3 ore in 572 chilometri circa mentre Marsala-Catania in 301,8 chilometri richiede, sempre in treno, un viaggio di oltre 10 ore. L’ennesimo viaggio della speranza! Oggi più che mai è tornata prepotente l’emergenza rifiuti. Lo stop ai conferimenti dell’indifferenziata in Sicilia è a tappeto così come la spazzatura lasciata sui cigli delle strade e sui marciapiedi. Un altro gap non indifferente segnato da governi incerti, da mancate soluzioni progettuali e, purtroppo, da infiltrazioni mafiose. L’ultima, in ordine di tempo, è di ieri. L’Istat ha pubblicato un report dal titolo “Misure del benessere equo e sostenibile dei territori”. Da ciò emerge un’altra ampia frattura tra Nord e Sud: il Mezzogiorno arranca nei livelli di reddito medio guadagnato. A Milano è circa 2,5 volte più alto rispetto a Vibo Valentia, per dire.
Certo, qualcuno potrà dire che i costi nella città lombarda sono ben più alti che in una città calabrese, ma non è equo che un lavoratore che si trasferisce a Milano tra l’affitto di un bilocale, beni primari ed altre spese resta senza un soldo a fine mese, non potendo mettere qualcosa da parte per fronteggiare eventuali emergenze e programmare un futuro. Dalla relazione Istat emerge infine, che il Sud è parecchio indietro pure per quanto riguarda speranza di vita ed istruzione. A Palermo e Catania quasi 1 giovane su 2 è senza lavoro e non ha investito nella formazione. Divari che dal 2009 ad oggi, come si evince dai dati Istat, non accennano ad arrestarsi e crescono… crescono…

Condividi su: