Il meglio dell’indie europeo ad Alcamo per l’undicesima edizione di Nuove Impressioni

redazione

Il meglio dell’indie europeo ad Alcamo per l’undicesima edizione di Nuove Impressioni

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mercoledì 31 Luglio 2019 - 11:19

Venerdì 2 agosto prende il via l’undicesima edizione del Festival Nim – Nuove Impressioni (2 e 3 agosto – Piazza Ciullo ad Alcamo), uno degli eventi musicali gratuiti più seguiti e longevi in Sicilia. Quest’anno un cartellone musicale di due giorni a vocazione internazionale: tre band provenienti dalla Germania, una dall’Olanda, uno dalla Svizzera e uno dall’Italia.

Si parte venerdì 2 con le esibizioni di Nebulake (Germania), Frollein Smilla (Germania) e Go-Dratta (Italia); mentre sabato 3 sarà la volta di Wolf & Moon (Olanda), Ikan Hyu (Svizzera) e Micronaut (Germania).

Il primo giorno, sul palco della storica location di Piazza Ciullo di Alcamo, si esibiranno i Nebulake (Germania), trio che spazia tra Hip Hop, Funk e Synth, composto da Sydney Spaceship, Pauly Poncho e Uncle Phil, dà vita ad uno spettacolo che mescola musica, rap freestyle, video e teatro. Poi toccherà ai Frollein Smilla, sempre dalla Germania: Desna Wackerhagen insieme ad Anjia Lotta sorprendono con la loro musica fatta di musica folk e ballate, con delicati accordi di pianoforte che incontrano chitarre dai suoni funk, canti pirateschi e romantiche fisarmoniche. La serata si concluderà con la musica elettronica del pianista, compositore e produttore palermitano Go-Dratta.

Sabato 3 sarà la volta degli olandesi Wolf & Moon, duo di nomadi cantastorie, formato da Stefany e Dennis, che propongono un mix di indie-folk ed elettronica che trae ispirazione da artisti come Bon Iver e XX. Altro duo protagonista, questa volta dalla Svizzera, le Ikan Hyu: definiscono il loro genere “elastic plastic future space pop”. Esplosività tutta al femminile, maestre del multitasking, suonano fino a tre strumenti contemporaneamente: batteria elettronica e acustica, basso di Moog e chitarra elettrica formano il quadro musicale, oltre a voci e rap. Il Festival si chiude con i Micronaut (Germania): un’orchestra racchiusa nel polistrumentista tedesco Stefan Streck. Un collage elettronico tra samples, synth, chitarra elettrica e modulazioni.

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