Il trionfo della volontà

Vincenzo Figlioli

Marsala

Il trionfo della volontà

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giovedì 10 Ottobre 2019 - 06:45

Da queste colonne, negli anni, abbiamo spesso stigmatizzato l’incapacità di fare squadra per il bene comune da parte della classe dirigente siciliana. Tuttavia, oggi ci ritroviamo a complimentarci con i rappresentanti delle istituzioni locali che, per una volta, hanno dimostrato di saper anche remare concordemente nella stessa direzione per un obiettivo importante per la città. L’inaugurazione del nuovo Tribunale di Marsala chiude una lunga vicenda, costata tanti soldi alla comunità e protrattasi per troppo tempo. C’è stato un tempo, infatti, in cui il nuovo Palazzo di Giustizia, a lavori praticamente conclusi, sembrava non potesse essere utilizzato. Era stato l’ex presidente del Tribunale Gioacchino Natoli a spiegare che erano stati commessi degli errori di progettazione, che impedivano l’utilizzo di alcune aule giudiziarie. Sembrava una di quelle storie siciliane in cui, arrivati vicini al traguardo, ci si ritrova bloccati di fronte ad un ostacolo apparentemente insormontabile. Situazioni frequenti, in una terra impastata di fatalismo e rassegnazione ed eternamente sospesa tra incanto e disincanto.

Fu lunghissimo anche l’iter per l’apertura dell’ospedale “Paolo Borsellino”, resa possibile grazie a un’apposita ordinanza del sindaco Renzo Carini mentre il vecchio San Biagio stava crollando a pezzi. Per non parlare di quelle inferriate del Complesso San Pietro, che per tanto tempo hanno trasformato la seconda parte di via XI Maggio in uno scenario angusto, ideale per le imboscate della microcriminalità locale. Un degrado spazzato via con la riapertura del Complesso negli anni dell’amministrazione Lombardo, quando furono restituiti ai marsalesi anche i teatri ed altri importanti contenitori culturali. Ci sono state altre inaugurazioni, altre incompiute portate a compimento. Ma ogni volta, sembrava quasi un miracolo a fronte di un esito che dovrebbe invece essere scontato.

In attesa che la Sicilia possa davvero diventare in cui i lavori pubblici possano essere vissuti come una normale componente della vita di una comunità, va detto che laddove le istituzioni hanno la forza di accantonare diffidenze, screzi e difficoltà di comunicazione, i risultati arrivano. Nel caso specifico, Tribunale e Amministrazione comunale, nelle persone della presidente Alessandra Camassa e del sindaco Alberto Di Girolamo, hanno sempre dimostrato di voler remare nella stessa direzione. E anche il Consiglio comunale ha offerto il proprio prezioso contributo, dando parere favorevole allo stanziamento di ulteriori somme da destinare al completamento dell’opera. A dimostrazione che di fronte a una volontà ferrea, gli ostacoli si superano.

Ci piace pensare che, al di là delle fisiologiche divergenze che animano il dibattito democratico, questa storia possa costituire un prezioso precedente anche su altri fronti per portare a compimento tutti quei progetti, a partire dall’incompiuta per eccellenza (il Porto di Marsala) che potrebbero davvero cambiare la storia e il futuro di questa città.

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