Intimidazione a Chiara Natoli, la condanna del coordinamento provinciale di Libera

redazione

Intimidazione a Chiara Natoli, la condanna del coordinamento provinciale di Libera

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domenica 24 Marzo 2019 - 20:12

Brutto risveglio per la città di Palermo e per il movimento antimafia, scossi dalla notizia di quanto accaduto all’attivista Chiara Natoli, cui è stata bruciata la macchina nella notte tra venerdì e sabato, a poche ore dal corteo del 21 marzo, in cui tante città italiane hanno rinnovato la propria promessa di memoria e impegno nel ricordo delle vittime delle mafie. Sulla vicenda indaga la Polizia.

Una dura condanna viene espressa a riguardo dal coordinamento provinciale di Libera: “Ad un anno di distanza dalle scritte minacciose comparse a Palermo contro don Luigi Ciotti, puntualmente all’indomani della manifestazione del 21 marzo dedicata a tutte le vittime innocenti delle mafie, la criminalità mafiosa si fa sentire stavolta con una pesante intimidazione incendiaria contro una delle più giovani attiviste del movimento di Libera a Palermo. Nel manifestare la nostra vicinanza e solidarietà a Chiara non possiamo non ribadire ad alta voce che il cammino intrapreso sul percorso del riscatto da mafie e malaffare non potrà mai interrompersi. Noi oggi continuiamo, c’è una società civile, fatta di tanti giovani ma non solo, che ad alta voce grida il suo No alle mafie , lo abbiamo visto pochi giorni or sono a Trapani, Castellammare, Favignana, dove c’è stata una straordinaria partecipazione volontaria ai cortei del 21 marzo. C’è in questa società civile tanta gente che vorrebbe gridare ma non ha voce. Noi di Libera siamo con loro, affiancando chi si batte contro le mafie e dando voce a chi ha difficoltà a farsi sentire. Questo lavoro suona come una sconfitta di Cosa nostra che ci vorrebbe tutti muti e soggiogati. Noi non ci stiamo, Noi siamo per una Sicilia nostra e non di Cosa nostra”.

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