Le prime reazioni degli artisti marsalesi alla nomina di Moni Ovadia

redazione

Le prime reazioni degli artisti marsalesi alla nomina di Moni Ovadia

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venerdì 25 Novembre 2016 - 06:31

Come dichiarato nel corso della conferenza stampa di mercoledì, il nuovo progetto di Moni Ovadia e Mario Incudine guarda solo agli spettatori, ma anche agli artisti. Qui la scommessa porta alla realizzazione di produzioni locali che possano a loro volta essere inserite in un circuito più ampio, consentendo così a progetti artistici realizzati a Marsala con attori e musicisti locali di trovare spazio anche nei teatri di altre città, secondo il modello che Ovadia e Incudine hanno già sperimentato con successo ad Enna, Caltanissetta e Siracusa. “Sono stato io a portare Emma Dante a Palermo, creando le condizioni affinchè la sua città potesse riconoscerla”, ha ricordato Moni Ovadia, sottolineando più volte la propria intenzione di confrontarsi con gli artisti autoctoni. Uno di loro, l’attore Francesco Torre (diplomato all’Inda di Siracusa) sarà tra i collaboratori di questo progetto marsalese. Una notizia, accolta da qualche mugugno mercoledì in platea, a conferma delle difficoltà che ciclicamente riemergono a Marsala tra artisti che provengono da esperienze diverse e che in molti casi tendono a guardarsi con reciproca diffidenza.
Tra i primi commenti raccolti, emerge un generale apprezzamento sulla figura di Moni Ovadia, ma anche qualche critica, soprattutto nei confronti dell’amministrazione, verosimilmente frutto delle ruggini createsi quest’estate e non ancora superate nonostante i confronti tra gli esponenti della giunta e il Cantiere culturale marsalese.
Dopo aver partecipato alla conferenza stampa – afferma il drammaturgo Claudio Fortiposso dire che si tratta di manovre biecamente politiche da un lato, anche se dall’altro ne capisco la logica del fare bene in una realtà come Marsala. Spero che venga comunque rispettata l’identità degli artisti locali”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’attore e regista Massimo Graffeo: La conferenza stampa con il nuovo direttore artistico è stata una messa in scena: belle parole e poche speranze per il futuro. Va bene una rassegna che punti su personaggi di rilievo nazionale ma nessuno, né tanto meno l’amministrazione comunale, ha aperto un dialogo con artisti locali che da 25, 30 anni, dopo aver studiato, operano sul territorio. Adesso si parla di un “Progetto Garibaldi” e la direzione artistica ci ha chiesto l’invio di curriculum… per poi nominare come referente un giovane che “offende” chi ha 30 anni di carriera alle spalle”.
Secondo il musicista Gianfranco Buffa: “Due sono i punti essenziali: la necessità di scegliere con pazienza qualcuno che conosca bene il nostro territorio e che possa fare da “passing” tra le nostre forze culturali e quelle che sbarcano dallo Stretto. Il cartellone avrebbe potuto farlo chiunque e a Marsala un direttore artistico si poteva trovare se, chi si occupa di arte in genere a condizione di non avere sempre questo ancestrale sentimento di vassallaggio nei confronti di chi amministra, ha una paura atavica di essere escluso dalla “comunitas”. Non ho nulla contro Ovadia ma contro chi pensa, al contrario, come dice Brecht, che bisogna sempre affidarsi ad un eroe per essere salvati”.
Conosco musicalmente Moni Ovadia e lo stimo molto – commenta il chitarrista Gino De Vita -. Sono contento che diriga i teatri di Marsala e spero che faccia da collante tra amministrazione, artisti locali e non. Credo fortemente che sia necessario un dialogo tra tutti gli artisti del territorio, al di là del Cantiere Culturale, affinchè chi ha delle proposte possa rappresentarle nei cartellone che, spero, verranno realizzati. L’Amministrazione Di Girolamo ha incontrato delle delegazioni di artisti ma non ci hanno detto nulla sull’intenzione di affidare la direzione dei teatri ad Ovadia. Il dialogo è mancato. Adesso dobbiamo lavorare in sinergia, creare una tavola rotonda”.
Anche Gregorio Caimi, fondatore de I Musicanti e tra i principali fautori del Cantiere culturale marsalese riserva parole di stima per Ovadia: “E’ un punto di riferimento per la cultura italiana. Ma non è che arriva lui e risolve tutto. Dovrà essere supportato dall’amministrazione comunale, anche se temo che non ne saranno capaci. Se davvero Moni Ovadia porterà “Le Supplici” alle Saline e lo spettacolo venisse trasmesso sulla Rai, come quello di Siracusa, sarebbe una cosa straordinaria. Ma toccherà alla giunta cogliere l’occasione e lavorare per promuovere Marsala nel mondo”.
D’accordo con le linee programmatiche annunciate da Moni Ovadia si dice Enrico Russo, fondatore della Compagnia Teatro Nuovo che per oltre 20 anni ha organizzato la stagione di prosa a Marsala. “Il principio di Ovadia è quello che ho cercato di fare io negli anni scontrandomi con la realtà locale. Ho puntato sul lavoro di rete superando i rapporti con le agenzie per abbattere i costi e portare a Marsala spettacoli con artisti di cui sento parlare proprio in questi giorni, da Anna Mazzamauro a Milena Vukotic e Maria Paiato. Mi sembra dunque un progetto valido da un punto di vista economico. La mia preoccupazione è che dopo i consensi iniziali gli spettacoli che porterà Ovadia si rivelino poco adatti al pubblico marsalese. Infine, penso che a livello siciliano potessero esserci personaggi di pari livello che potevano essere contattati. L’amministrazione, legittimamente, ha fatto la sua scelta”.

Vincenzo Figlioli – Claudia Marchetti

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