L’ex Mattatoio di Trapani potrebbe rinascere come centro per l’integrazione degli immigrati

redazione

L’ex Mattatoio di Trapani potrebbe rinascere come centro per l’integrazione degli immigrati

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martedì 16 Luglio 2019 - 11:33

Con un progetto approvato dalla Giunta Tranchida, su proposta dell’assessore Andreana Patti, gli uffici tecnici – diretti dall’ingegnere Sardo – hanno presentato l’intervento di recupero di immobili dell’ex mattatoio comunale, a valere sui finanziamenti del PON Legalità 2014-2020, per finalità di integrazione degli immigrati residenti nel Comune di Trapani.

Si tratta di un avviso finanziato con 40,2 milioni di euro ed è rivolto ai Comuni del Mezzogiorno che, in ragione degli ingenti flussi migratori degli ultimi anni, presentano un alto tasso di cittadini immigrati extra-comunitari residenti, cioè: Augusta, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Corigliano Calabro, Crotone, Lampedusa, Messina, Napoli, Palermo, Porto Empedocle, Pozzallo, Reggio Calabria, Salerno, Taranto, Trapani e Vibo Valentia.

Gli interventi, nell’ambito dell’Azione 7.1.1 Programma operativo gestito dal Ministero dell’Interno, prevedono il recupero, l’adeguamento e l’allestimento di due immobili, da utilizzare per rafforzare l’integrazione e l’inclusione sociale degli immigrati.

Per il Comune di Trapani è previsto un tetto massimo di 2.400.000 €, calcolato sulla base dell’incidenza della popolazione straniera non comunitaria residente e sul numero di sbarchi negli ultimi tre anni. Il progetto, che dovrà concludersi entro 24 mesi dall’assegnazione del finanziamento, prevede il recupero dei capannoni dell’ex Mattatoio, ormai chiusi ed in disuso da tempo, che sono prospicienti l’ingresso principale posto sulla via Erice, per realizzare ed insediare laboratori artigianali, spazi formativi e living lab per l’integrazione degli immigrati regolari. La struttura era stato oggetto di raid vandalici e di un grosso incendio alcuni anni fa, tanto da richiamare l’attenzione della troupe di Striscia la Notizia, che realizzò un servizio sul posto con l’inviata Stefania Petyx. In passato si era anche parlato di realizzare un campus universitario, ma l’ambizioso progetto venne accantonato.

Il fine del progetto a cui sta lavorando la giunta Tranchida è quello di determinare l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati nonché per un concreto supporto allo start up di imprese anche mediante la creazione di piccole cooperative miste composte da italiani e migranti regolari al fine di rendere ancor più concreta l’integrazione sociale e lavorativa.

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