Lilibeo diventa Parco autonomo. Biondo: “Ecco cosa cambia”

Vincenzo Figlioli

Lilibeo diventa Parco autonomo. Biondo: “Ecco cosa cambia”

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sabato 13 Aprile 2019 - 07:35

Giornate importanti per il patrimonio archeologico della città di Marsala. Stamattina, a partire dalle 10.30, è in programma l’inaugurazione dell’allestimento della nave romana ritrovata a Marausa. Un’altra testimonianza di grande valore della storia del Mediterraneo, ma anche un nuovo tassello per l’arricchimento del Museo Lilibeo, sempre più vocato all’archeologia navale. Le ultime ore hanno però riservato un’ulteriore buona nuova per il sito culturale marsalese. E’ infatti arrivato dal presidente della Regione Nello Musumeci il via libera ad all’istituzione di altri 8 parchi in Sicilia, tra cui c’è proprio Lilibeo, finora inglobato all’interno del Polo Museale di Trapani, sotto la direzione dell’architetto Luigi Biondo. Si completa così il sistema dei parchi siciliani, progetto caro al compianto assessore regionale Sebastiano Tusa e avviato con la legge regionale 20 del 2000. Tra le altre cose, per quanto riguarda la provincia di Trapani, prevede l’accorpamento tra Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria.
Direttore, cosa cambia a questo punto per Lilibeo?

Devo dire che l’ultima volta che ne avevamo parlato con Sebastiano Tusa, ci aspettavamo un processo più lento, adesso invece c’è stata un’accelerazione. Attualmente siamo in fase di registrazione, aspettiamo il decreto. Dopo di che, il Parco di Marsala si staccherà dal Polo Museale e diventerà autonomo. Avrà un direttore, un comitato scientifico e un bilancio tutto suo. Gli introiti degli ingressi al Parco non andranno più nelle casse della Regione, ma resteranno a Marsala. Vedremo poi se le presenze reggeranno quest’autonomia. Qualche anno fa ricordo che con il Parco di Pantelleria c’erano prospettive molto interessanti, ma poi le cose non sono andate come volevamo.

Da dove pensa che potrà ripartire il nuovo Parco Lilibeo, alla luce del riconoscimento dell’autonomia?

Bisogna intanto vedere chi sarà il direttore. Il mio incarico alla guida del Polo Museale di Trapani, e quindi anche di Marsala, scade il 31 maggio. Vedremo cosa succederà. Io sono un soldatino, vado dove mi mandano.

Si può pensare a una svolta per siti recentemente riscoperti dai marsalesi, come Santa Maria della Grotta o il Complesso dei Niccolini?

Bisogna vedere che progetti ci saranno: L’autonomia da sola non basta, servono interventi consistenti. Marsala è una realtà importante, che è stata spesso trascurata o maltrattata ma ha potenzialità incredibili. Mi auguro possa crescere com’è cresciuto in questi anni il Parco di Agrigento.

Qual è il suo bilancio di questi anni a Marsala?

Il mio lavoro lo giudicheranno gli altri. C’è la soddisfazione di aver fatto riaprire il Museo chiuso. Da un punto di vista umano, mi porto dietro un bagaglio prezioso, in particolare per la collaborazione splendida che si è creata con Anna Maria Parrinello, che è entrata in punta di piedi, ma si è rivelata una risorsa molto importante.

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